Carri armati vicino al confine tra Russia e Ucraina, il 14 agosto (AP Photo/Evgeniy Maloletka)

La Russia farà evacuare altri 20mila civili dalla regione di Kursk, dove è in corso un’incursione dell’esercito ucraino

Mercoledì il governatore della regione russa di Kursk, Alexei Smirnov, ha detto che saranno fatte evacuare tutte le circa 20mila persone che vivono nel distretto di Glushkov, che confina con l’Ucraina. Da più di una settimana la regione di Kursk, che conta in totale 1,2 milioni di abitanti, sta subendo un’operazione militare di sorprendente successo dell’esercito ucraino: approfittando dell’effetto sorpresa e dell’impreparazione russa al confine, l’Ucraina è riuscita di fatto a occupare un’ampia parte della regione, e dopo dieci giorni di scontri sta ancora avanzando.

Dall’inizio dell’incursione ucraina sono state evacuate circa 200mila persone dalla zona di Kursk, ha detto Smirnov: a queste ora si aggiungono le 20mila del distretto di Glushkov. Il governo ucraino ha detto che sta lavorando per creare corridoi umanitari per i civili che vivono nella regione e che vogliono spostarsi in Ucraina o in Russia, ma anche per permettere a varie organizzazioni internazionali come il Comitato internazionale della Croce Rossa e le Nazioni Unite di offrire assistenza umanitaria nella regione. Nella zona, ha scritto il commissario ucraino per i diritti umani Dmytro Lubinets, «dovranno essere forniti cibo, medicine e altri beni necessari alla popolazione civile».

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