A Rimini dieci persone sono indagate per presunte truffe sul “bonus vacanze”

Una spiaggia di Rimini, nel 2020 (LaPresse - Massimo Paolone)
Una spiaggia di Rimini, nel 2020 (LaPresse - Massimo Paolone)

Dieci persone sono indagate dalla Guardia di Finanza di Rimini per presunte truffe sul cosiddetto “bonus vacanze”, un contributo economico erogato dallo Stato alle famiglie tra il 2020 e il 2021, durante la fase più acuta della pandemia da coronavirus, per soggiornare in vari alberghi in tutta Italia e incentivare così la ripresa del turismo. Secondo le indagini sette alberghi di Rimini avrebbero fatto in modo di ricevere il bonus su soggiorni che in realtà non sono mai avvenuti: in certi casi le strutture interessate sarebbero state addirittura chiuse.

Nei giorni scorsi le autorità hanno fatto diverse perquisizioni e sono state sequestrate grosse somme di denaro, orologi di lusso e gioielli. Nell’indagine sono coinvolti albergatori e altri imprenditori del settore turistico, indagati a vario titolo per associazione a delinquere, truffa ai danni dello Stato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Questa indagine ne segue altre molto simili condotte in varie località italiane, sempre per presunte truffe sul “bonus vacanze” degli anni della pandemia.