L’mpox è stato dichiarato emergenza sanitaria in Africa

Vaiolo delle scimmie, in rosso, all'interno di una cellula, in un'immagine al microscopio elettronico colorata artificialmente (NIAID via AP)
Vaiolo delle scimmie, in rosso, all'interno di una cellula, in un'immagine al microscopio elettronico colorata artificialmente (NIAID via AP)

Il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie in Africa, il principale organo di controllo in ambito sanitario del continente, ha dichiarato l’mpox (la malattia precedentemente nota come “vaiolo delle scimmie”) un’emergenza di salute pubblica in tutta l’Africa. La Repubblica Democratica del Congo è di gran lunga il paese con più casi, 13.791 dall’inizio dell’anno, di cui 450 mortali, ma il virus dell’mpox si è diffuso anche in Burundi, nella Repubblica Centrafricana, in Kenya e in Ruanda. La dichiarazione di stato di emergenza serve soprattutto a permettere agli stati interessati dalla diffusione del virus di coordinare la risposta e far confluire più medicinali nelle zone interessate.

L’mpox è una malattia piuttosto grave che può causare febbre, dolori muscolari, mal di testa, stanchezza e lesioni della pelle come pustole o piccole croste. Se non curato può portare alla morte. La trasmissione avviene principalmente dagli animali agli esseri umani, ma può avvenire anche tra esseri umani che sono stati a stretto contatto (per esempio tramite rapporti sessuali, ma non solo). Attualmente esistono tre vaccini contro l’mpox, ma in Africa non sono accessibili per la maggior parte della popolazione, e vengono somministrati solo nel caso in cui qualcuno sia stato a stretto contatto con una persona contagiata.