Il comune di Siviglia vuole interrompere le forniture d’acqua agli alloggi turistici irregolari
Come misura per contrastare l'eccessivo turismo, ma residenti e opposizione ritengono il piano insufficiente
Il comune di Siviglia, in Spagna, progetta di interrompere le forniture d’acqua corrente a circa 5mila appartamenti della città che, secondo le stime municipali, sono affittati illegalmente per brevi periodi come alloggi per turisti. Siviglia è il capoluogo dell’Andalusia, la regione all’estremo sud della Spagna, ed è una delle città con più attrattive turistiche nel paese. Da qualche tempo, come succede in molte altre località spagnole e non solo, i residenti lamentano vari problemi legati all’eccessivo afflusso di visitatori, come la carenza di case in affitto a lungo termine per i residenti e il sovraffollamento dei quartieri centrali, e quest’anno la politica ha cominciato a occuparsene.
Secondo delle fonti anonime all’interno del comune di Siviglia che hanno parlato con El País, i 5mila alloggi turistici irregolari si dividono tra quelli che sono stati correttamente registrati in quanto tali presso il comune, ma violano la regola per cui gli appartamenti per gli affitti brevi possono essere solo al piano terra o al primo piano, e altri che invece non sono nemmeno registrati. Il comune ha verificato che sono utilizzati come alloggi per turisti incrociando dei dati a sua disposizione con quelli delle piattaforme online che permettono di affittare case per vacanze.
L’opposizione alla giunta comunale ritiene che però le misure di cui si sta parlando saranno difficili da applicare e non avranno risultati concreti: il piano del comune prevede di condurre solo 10 ispezioni a settimana negli alloggi identificati, dunque i tempi per applicare il piano saranno molto lunghi, a meno che non sia aumentato il numero degli ispettori. L’opposizione inoltre ha criticato la giunta comunale perché due mesi fa ha rigettato una sua proposta per interrompere le concessioni di nuove licenze per gli alloggi turistici.
In realtà anche il sindaco José Luis Sanz, del Partito Popolare, il principale partito di centrodestra spagnolo, aveva presentato una proposta per limitare il numero di case in affitto ai turisti, che però prevedeva di fissare una percentuale di case affittabili molto più alta rispetto a quella che avrebbe voluto l’opposizione. La proposta del sindaco in pratica avrebbe limitato gli affitti brevi nel centro della città e nel quartiere Triana, le due aree più frequentate dai turisti, ma non nel resto di Siviglia.
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Secondo il Partito Socialista (PSOE), all’opposizione, il piano del comune che prevede l’interruzione dell’acqua corrente potrebbe non essere legale per gli appartamenti in cui la fornitura è regolarmente pagata. Il comune lo ha smentito, citando il parere dei propri consulenti legali. Sostiene inoltre che una volta avviate le interruzioni dell’acqua il numero degli alloggi affittati in modo irregolare ai turisti diminuirebbe drasticamente per evitare le conseguenze della repressione: il piano avrebbe in sostanza un obiettivo di deterrenza.
Anche secondo Iniciativa Ciudadana Sevilla, un’associazione di residenti che si oppone al turismo di massa nel centro di Siviglia, le iniziative proposte dal comune avrebbero un’efficacia limitata, anche perché non riguardano i numerosi alloggi affittati in modo regolare. L’associazione ha chiesto invece la sospensione della concessione di nuove licenze. Iniciativa Ciudadana Sevilla però critica anche il Partito Socialista, accusandolo di aver favorito lo sviluppo del turismo di massa durante i precedenti mandati.
Il piano del comune dovrebbe riguardare prima di tutto i 715 appartamenti che vengono affittati per brevi periodi sebbene si trovino a piani più alti del primo, a cominciare da quelli nel centro e nel quartiere Triana.
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