L’FBI ha detto di aver aperto un’indagine su alcuni presunti attacchi informatici alla campagna elettorale statunitense 

Lo stemma dell'FBI
(AP Photo/Jose Luis Magana)

Lunedì l’FBI, il più importante organo della polizia federale statunitense, ha annunciato che a giugno è stata aperta un’indagine su un presunto attacco informatico contro le campagne elettorali di Donald Trump e di Joe Biden (prima del suo ritiro). Negli scorsi giorni proprio il comitato elettorale di Donald Trump aveva detto di essere stato colpito da un attacco hacker, e aveva fatto sapere che alcuni documenti interni e riservati erano stati rubati. La campagna di Trump aveva accusato l’Iran dell’azione hacker.

L’FBI non ha menzionato né Trump né l’Iran, ma diverse fonti anonime e informate sull’indagine, ascoltate da diversi media, hanno confermato che l’indagine riguarda persone legate al governo iraniano. Sempre secondo fonti informate dei fatti, l’indagine dell’FBI riguarda sia la campagna elettorale di Trump che quella di Joe Biden e Kamala Harris (i fatti sarebbero precedenti al ritiro di Biden). Pochi giorni fa anche Microsoft aveva pubblicato un rapporto in cui parlava di una serie di tentativi di accesso a documenti della campagna elettorale statunitense compiuti prima dalla Russia e più recentemente dall’Iran.