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  • Lunedì 12 agosto 2024

L’Ucraina ha detto di controllare circa mille chilometri quadrati nella regione russa di Kursk

Ovvero l'area in cui è in corso l'offensiva ucraina in territorio russo, dove nel frattempo sono state evacuate più di 120mila persone

Mezzi militari russi danneggiati nell'area di Sudzha, venerdì 9 agosto (Anatoliy Zhdanov/ Kommersant Publishing House via AP)
Mezzi militari russi danneggiati nell'area di Sudzha, venerdì 9 agosto (Anatoliy Zhdanov/ Kommersant Publishing House via AP)
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Lunedì Oleksandr Syrskyi, il capo dell’esercito ucraino, ha fatto sapere che l’Ucraina ha preso il controllo di un’area di circa mille chilometri quadrati nella regione russa di Kursk, al confine tra i due paesi. Syrskyi lo ha detto in un video condiviso dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in cui commenta l’offensiva cominciata la settimana scorsa, la più grande operazione di terra condotta dell’esercito ucraino in territorio russo dall’inizio della guerra, nel febbraio del 2022.

Finora le principali informazioni sull’incursione ucraina arrivavano principalmente dai cosiddetti “milblogger” russi, ovvero esperti e analisti militari nazionalisti che commentano e descrivono le operazioni di guerra sulla piattaforma di messaggistica Telegram. In mattinata tuttavia il governatore della regione di Kursk, Alexei Smirnov, aveva detto che l’esercito ucraino controllava 28 insediamenti nel territorio e che 121mila persone erano già state evacuate, mentre 59mila dovevano ancora farlo. Sempre secondo Smirnov le forze ucraine controllavano una fascia di territorio larga 40 chilometri e profonda 12.

Le operazioni militari si sono evolute molto rapidamente e nell’ultima settimana era stato difficile ottenere informazioni sugli spostamenti della linea del fronte e dei combattimenti. Nel video Zelensky ha aggiunto che in un un incontro con i più alti funzionari dell’esercito è stato stabilito di preparare un «piano umanitario» per la zona.

Residenti della regione di Kursk arrivano in treno nella città di Tula, nella Russia Centrale, il 10 agosto (Russian Emergency Ministry Press Service via AP)

In base alle informazioni diffuse nei giorni scorsi dai “milblogger”, le operazioni si stavano concentrando soprattutto intorno a Sudzha, un piccolo capoluogo di provincia nei cui dintorni ci sono una centrale nucleare e un grosso snodo di gasdotti. Il ministero della Difesa russo invece aveva detto che le truppe si erano scontrate anche vicino alle città di Tolpino e Obshchy Kolodez, entrambe a circa 30 chilometri dal confine con l’Ucraina.

Venerdì un ente governativo russo aveva imposto una specie di stato di emergenza che permette alle autorità locali di tre regioni confinanti con l’Ucraina (Kursk, Belgorod e Bryansk) di adottare “misure antiterrorismo”, tra cui limitare il movimento delle persone, ordinarne il trasferimento, entrare nelle abitazioni private e intercettare le telefonate.

Secondo l’agenzia di stampa russa Tass più di 75mila persone sono state allontanate dalla regione di Kursk e in particolare dalle zone confinanti con l’Ucraina a causa delle attività militari in corso. Lunedì anche il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha ordinato l’evacuazione del distretto di Krasnaja Jaruga, che si trova circa 50 chilometri a sud di Sudzha e ha circa 14mila abitanti. Anche l’Ucraina ha ordinato l’evacuazione di circa 20mila persone dal suo lato del confine, nella regione di Sumy.

– Leggi anche: L’esercito ucraino continua a combattere nella regione russa di Kursk