Le medaglie d’oro alle Olimpiadi non hanno mai avuto un valore così alto
In senso letterale, per via dell'aumento dei prezzi delle materie prime degli ultimi anni
È evidente che gli atleti e le atlete che gareggiano alle Olimpiadi non ambiscano a vincere una medaglia per quanto vale di per sé – cioè per il valore dei metalli preziosi che la compongono, come l’oro o l’argento – ma per il prestigio e la fama di diventare campioni olimpici, o al massimo per i premi in denaro che le federazioni o i comitati olimpici riconoscono a chi vince.
Gli atleti che hanno vinto le medaglie d’oro quest’anno hanno comunque ottenuto un oggetto che rispetto alle edizioni passate vale molto di più: questo perché negli ultimi anni c’è stato un consistente aumento dei prezzi delle materie prime che le compongono. Secondo Bloomberg il valore di una medaglia d’oro intesa come oggetto fisico si aggira intorno ai 900 dollari, poco più di 800 euro, il più alto di sempre.
Le medaglie d’oro assegnate alle Olimpiadi di Parigi erano in realtà medaglie d’argento placcate con circa 6 grammi d’oro; quelle d’argento invece erano tutte in argento, mentre quelle in bronzo erano realizzate con una lega di zinco, stagno e rame. Le medaglie variano a ogni edizione e a volte contengono anche frammenti di altri materiali, come quelle di Parigi 2024, che hanno incastonato al centro un pezzo esagonale prodotto con il ferro della Tour Eiffel, il monumento più famoso della città.
Per stimare il valore di una medaglia d’oro Bloomberg ha calcolato il peso di ogni singolo componente della medaglia d’oro e lo ha moltiplicato per il prezzo dei metalli che la compongono, secondo le quotazioni ufficiali nel giorno di apertura dei Giochi. In tutto pesa 529 grammi, di cui 18 sono del ferro della Tour Eiffel, 6 d’oro e il resto d’argento: il 26 luglio l’argento quotava a 0,89 dollari al grammo e l’oro a 76,4 dollari al grammo, mentre è estremamente difficile dare un valore al ferro della Tour Eiffel.
Il totale fa dunque 452,8 dollari per la parte in argento e 458,4 dollari per quella in oro, per un totale di 911,2 dollari, poco più di 830 euro. Anche aggiustato per l’inflazione, è il valore più alto di sempre, sebbene comunque abbastanza in linea con quello degli ultimi anni.
Il valore delle medaglie ha beneficiato dell’aumento del costo dei metalli preziosi degli ultimi anni, soprattutto dell’oro. Dalla pandemia in poi l’oro ha vissuto anni di rinnovato interesse, e questo perché è tipicamente un investimento che si fa quando le condizioni generali dell’economia sono molto incerte: è quello che viene chiamato un “bene rifugio”, ossia un investimento tendenzialmente meno esposto ad ampie e improvvise perdite di valore. Per questo negli ultimi anni è stato molto acquistato e il suo valore è salito tutte le volte che nel mondo si sono verificate crisi ed eventi rischiosi per l’economia: prima con la pandemia, poi con la guerra in Ucraina, l’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse, a cui più recentemente si è aggiunta anche la guerra a Gaza.
C’è da dire che – se anche volessimo effettivamente dare un prezzo alle medaglie d’oro olimpiche in quanto oggetto – le medaglie hanno un valore ben più alto per quello che rappresentano che per i materiali che le compongono. Se dunque vendute in quanto tali, e non fuse per ricavarne i metalli puri, ci si può guadagnare molto di più: nel 2016 una medaglia d’oro dei Giochi Olimpici invernali del 1924 è stata venduta a 47mila dollari.
Nel 2013 una delle medaglie d’oro vinte dal velocista statunitense Jesse Owens alle Olimpiadi del 1936 è stata venduta all’asta nel 2013 al prezzo di quasi 1,5 milioni di dollari. Il suo valore è dato soprattutto da quello che rappresenta: Owens era un atleta nero che ha partecipato alle Olimpiadi durante gli anni del nazismo e del fascismo, e vinse quattro medaglie d’oro mettendo in imbarazzo i nazisti e le loro idee sulla presunta superiorità della cosiddetta razza ariana.
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