Sono state archiviate le indagini contro Joost Klein, il cantante olandese squalificato dall’Eurovision per la denuncia di un’operatrice

Joost Klein durante le prove dell'Eurovision a Malmö, in Svezia, lo scorso 8 maggio (AP Photo/ Martin Meissner)
Joost Klein durante le prove dell'Eurovision a Malmö, in Svezia, lo scorso 8 maggio (AP Photo/ Martin Meissner)

La procura svedese ha detto di aver chiuso le indagini contro il cantante olandese Joost Klein, che lo scorso maggio era stato squalificato dall’Eurovision Song Contest a causa delle presunte minacce che aveva rivolto a un’operatrice della produzione dell’evento. Klein era in gara con la canzone “Europapa” ed era considerato uno dei favoriti per la vittoria del grande festival musicale europeo che si stava svolgendo a Malmö, nel sud della Svezia: l’Unione europea di radiodiffusione (EBU) lo aveva escluso dalla finale in seguito a una denuncia sporta dalla donna, senza dare ulteriori dettagli mentre la polizia indagava sull’accaduto.

In base alle indagini della procura è emerso che Klein «aveva fatto un movimento che aveva colpito la telecamera della donna» e che «lo svolgersi degli eventi era stato rapido e percepito in maniera diversa dai testimoni». Il procuratore Fredrik Jonsson ha detto di aver chiuso l’indagine perché «non in grado di provare che il gesto potesse causare una grave paura o che l’uomo avesse questa intenzione». Il festival era stato poi vinto dall’artista della Svizzera Nemo, che aveva presentato la canzone “The code”.

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