In Uganda almeno 21 persone sono morte a causa di una frana di rifiuti nella discarica della capitale Kampala, che è problematica da tempo

Un soccorritore della Croce Rossa tra i rifiuti della discarica di Kiteezi, 10 agosto 2024 (EPA/ISAAC KASAMANI)
Un soccorritore della Croce Rossa tra i rifiuti della discarica di Kiteezi, 10 agosto 2024 (EPA/ISAAC KASAMANI)

Almeno 21 persone sono morte mentre altre risultano ferite e disperse a causa di una frana nell’unica discarica di Kampala, la capitale dell’Uganda. La frana è avvenuta venerdì scorso, ma i soccorritori stanno ancora lavorando per recuperare i corpi: il numero di morti potrebbe quindi aumentare. Non è del tutto chiaro cosa sia successo, ma sembra che le piogge intense abbiano causato il collasso di una grossa massa di rifiuti nella discarica di Kiteezi, che si trova su una collina in una zona periferica della città. I detriti hanno travolto anche alcune case e il bestiame che si trovava nell’area.

Il presidente dell’Uganda, Yoweri Museveni, ha ordinato l’apertura di un’inchiesta sull’accaduto, che non è comunque stato sorprendente: da tempo le autorità discutono della necessità di chiudere la discarica, che è l’unica in tutta la capitale, e di aprirne una più grande fuori da Kampala. Museveni ha invitato la prima ministra Robinah Nabbanja a far sgomberare le zone nei pressi della discarica, che è spesso frequentata da donne e bambini alla ricerca di plastica da raccogliere e rivendere. Museveni ha anche promesso dei risarcimenti per i familiari delle vittime: 5 milioni di scellini (circa 1.200 euro) per le famiglie dei morti, 1 milione (240 euro circa) per chi è rimasto ferito.