Sei medaglie in un giorno
Venerdì l'Italia ha vinto un oro nel ciclismo su pista con Chiara Consonni e Vittoria Guazzini, un argento nei 10.000 con Nadia Battocletti e poi quattro bronzi
Alle Olimpiadi di Parigi venerdì è stata un’ottima giornata per l’Italia, che ha vinto in tutto sei medaglie: una d’oro, una d’argento e quattro di bronzo (sono arrivati anche altri cinque quarti posti, comunque).
Chiara Consonni e Vittoria Guazzini hanno vinto la medaglia d’oro nella madison, una specialità del ciclismo su pista. Nella madison si gareggia a coppie, su una lunghezza di 30 chilometri (120 giri), nella quale le due cicliste devono letteralmente darsi a vicenda la mano o comunque toccarsi in altri modi, spesso sfruttando l’occasione per darsi uno slancio, e sono in gara attivamente a turno. I punti si fanno ogni 10 giri con delle apposite volate al termine delle quali spettano 5 punti al primo, tre al secondo, due al terzo e uno al quarto (punti che raddoppiano nel giro finale).
Ci sono inoltre 20 punti nel caso in cui una ciclista riesca a guadagnare un intero giro di vantaggio sul gruppo principale (e, di converso, 20 punti di penalità per chi perde un giro da quel gruppo). Al nono sprint Guazzini e Consonni hanno compiuto con successo un attacco, doppiando il gruppo e totalizzando venti punti, mentre all’undicesimo hanno vinto lo sprint (ne avevano vinto un altro anche prima), aggiungendo 5 punti e allungando sulle inseguitrici, che non le hanno più riprese.
Nell’atletica, Nadia Battocletti ha vinto la medaglia d’argento nei 10.000 metri dopo un’altra gara notevole, nella quale è rimasta per tutto il tempo nel gruppetto di testa, e ha poi dato il meglio di sé nell’ultimo giro, battendo di nuovo il record nazionale (ha corso in 30 minuti, 43 secondi 35 centesimi) e staccando tutte le avversarie tranne la keniana Beatrice Chebet, che ha vinto la medaglia d’oro. In queste Olimpiadi Battocletti era arrivata quarta nei 5.000 metri, in una gara nella quale per qualche ora aveva pensato anche di poter essere terza, perché un’avversaria era stata inizialmente squalificata ma poi era stata reintegrata dopo che il suo ricorso era stato accolto.
Anche una delle quattro medaglie di bronzo è arrivata dall’atletica: Andy Díaz Hernández ha vinto la medaglia di bronzo nel salto triplo, la seconda nell’atletica leggera in queste Olimpiadi dopo il bronzo di Mattia Furlani nel salto in lungo. Díaz ha saltato subito 17,63 metri, non andando lontano dal suo primato personale (17,75 saltati lo scorso anno, che sono anche il primato italiano), poi ha rinunciato al terzo e quarto salto per risparmiare le energie per gli ultimi due salti (non era al massimo della forma fisicamente). Negli ultimi due ha fatto prima un nullo e poi 17,64, migliorando di un centimetro il primo salto.
Díaz ha 28 anni, è nato a L’Avana (a Cuba) e nel 2023 ha ottenuto la cittadinanza italiana. Doveva partecipare alle Olimpiadi di Tokyo con la nazionale cubana, ma si infortunò poco prima, quando era già arrivato in Giappone. Dopo l’infortunio decise di non tornare a Cuba e di rifugiarsi in Italia, dove cominciò ad allenarsi con Fabrizio Donato (ex triplista, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra nel 2012): molti altri triplisti cubani hanno fatto come lui, rifugiandosi in vari paesi.
Sofia Raffaeli invece ha vinto la medaglia di bronzo nel concorso individuale all-around di ginnastica ritmica, quello in cui le ginnaste si esibiscono in quattro prove con quattro attrezzi: cerchio, palla, clavette e nastro. Al primo posto è arrivata la tedesca Darja Varfolomeev e al secondo la bulgara Borjana Kalejn, mentre l’altra italiana in gara, Milena Baldassarri, è arrivata ottava. Quella di Raffaeli è la prima medaglia individuale di sempre per l’Italia nella ginnastica ritmica, che è sport olimpico dai Giochi di Los Angeles del 1984 (prima d’ora l’Italia aveva vinto un argento e due bronzi, ma nella gara a squadre).
Ha vinto il bronzo anche Simone Alessio nel taekwondo, categoria 80 kg, battendo nella finale per il bronzo lo statunitense Carl Nickolas. Alessio aveva perso in maniera abbastanza clamorosa ai quarti di finale, facendosi rimontare negli ultimi secondi: per arrivare alla finale per il bronzo è dovuto passare attraverso il ripescaggio. Contro Nickolas, Alessio nel primo round ha vinto grazie a un calcio alla testa messo a segno nei secondi finali (erano 3-3, ma a parità di punti il calcio alla testa vale di più nel taekwondo). Nel secondo round ha vinto invece 2-1, chiudendo l’incontro.
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Il quarto bronzo è arrivato nel sollevamento pesi: lo ha vinto Antonino Pizzolato, nella categoria 89 kg. Pizzolato, che ha 27 anni, è arrivato terzo sollevando complessivamente 384 kg, sommando quelli delle due discipline di “strappo” e “slancio”. Il bulgaro Karlos Nasar ha vinto la medaglia d’oro con 404 kg complessivi, mentre il colombiano Yeison López ha vinto quella d’argento con 390 kg.
L’Italia continua ad andare molto forte anche nel “medagliere di legno”, e oggi sono arrivati altri cinque quarti posti: nel kitesurf con Riccardo Pianosi, nei tuffi dal trampolino femminili con Chiara Pellacani, nel nuoto in acque libere maschile con Domenico Acerenza, nella pallavolo maschile (che ha perso la finale per il bronzo contro gli Stati Uniti) e nella staffetta 4×100 maschile nonostante un’ottima gara di Melluzzo, Jacobs, Patta e Tortu.
Fra le gare che non hanno riguardato gli atleti italiani, la pugile algerina Imane Khelif ha vinto la finale di boxe nella categoria 66 kg contro la pugile cinese Yang Liu. Ha vinto ai punti per verdetto unanime (si verifica quando tutti i giudici danno la vittoria allo stesso pugile) e ha così ottenuto la medaglia d’oro. L’oro nella staffetta 4×100 femminile è stato invece vinto dalla nazionale degli Stati Uniti, la Spagna ha vinto il torneo maschile di calcio, e il breaking ha prodotto il meme del giorno.
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