Il Giappone ha diffuso per la prima volta un’allerta per un possibile “megaterremoto”

Una frana a Shibushi, nel sud del Giappone, dopo il terremoto di giovedì (Kyodo News via AP)
Una frana a Shibushi, nel sud del Giappone, dopo il terremoto di giovedì (Kyodo News via AP)

Giovedì sera l’istituto meteorologico del Giappone ha diffuso per la prima volta un’allerta per un possibile “megaterremoto” nel prossimo futuro: “megaterremoto” è un termine che indica un evento sismico di eccezionale intensità, con magnitudo superiore a 8.5. Secondo l’istituto un terremoto di questo tipo è possibile che si verifichi nei pressi della fossa di Nankai, una fossa sottomarina situata nel Nankaido, regione geografica marina a sud dell’isola giapponese di Honshu.

In Giappone ci sono due tipi di allerte per “megaterremoti”: una di più basso livello, come quella diffusa giovedì, e un’altra che invece indica rischi maggiori. L’allerta di giovedì esorta la popolazione a prepararsi per casi che possano richiedere l’evacuazione, ma non implica la necessità di un’evacuazione immediata. L’agenzia ha specificato che l’allerta non significa che un terremoto si verificherà necessariamente, ma solo che c’è la possibilità. Rimarrà in vigore almeno per una settimana.

L’allerta è stata diffusa dopo che giovedì pomeriggio, poco prima delle 10 di mattina in Italia, c’era stata una forte scossa di terremoto di magnitudo 7.1 al largo della costa di Nichinan, nella parte orientale dell’isola di Kyushu, nel sud del Giappone. Non ha causato grossi danni, ma tre persone sono rimaste ferite e alcuni piccoli tsunami, alti meno di un metro, hanno colpito la prefettura di Miyazaki, a Kyushu, e quella di Kochi, sull’isola di Shikoku, più a nord.

– Leggi anche: Perché non sappiamo prevedere i terremoti