Nelle Filippine è stata annullata l’ordinanza di chiusura di “Rappler”, il principale sito di notizie indipendente del paese

A sinistra Maria Ressa, cofondatrice del sito di notizie indipendente Rappler, con i documenti che annullano l'ordinanza di chiusura del sito. A destra il suo avvocato, Francis Lim (AP Photo/Joeal Calupitan)
A sinistra Maria Ressa, cofondatrice del sito di notizie indipendente Rappler, con i documenti che annullano l'ordinanza di chiusura del sito. A destra il suo avvocato, Francis Lim (AP Photo/Joeal Calupitan)

Un tribunale delle Filippine ha accolto il ricorso del principale sito di notizie indipendente del paese, Rappler, contro l’ordinanza di un’agenzia governativa del 2018 che ne ordinava la chiusura, che quindi è stata annullata. L’ordinanza era stata emessa ai tempi del governo del presidente Rodrigo Duterte (in carica dal 2016 al 2022), che era stato fortemente criticato da Rappler per essersi opposto alla sua violenta campagna contro il traffico di sostanze stupefacenti illegali nel paese.

L’ordinanza era stata emessa dall’agenzia governativa che si occupa di regolamentare le attività commerciali all’interno del paese, che aveva considerato illeciti gli investimenti di un fondo statunitense nel giornale. La Corte di appello filippina ha però ritenuto le motivazioni dell’ordinanza basate su un’interpretazione eccessivamente stringente della legge, e l’ha quindi annullata. Rappler fu fondato nel 2011 da Maria Ressa, una giornalista filippina che nel 2021 per il suo lavoro ha vinto il premio Nobel per la Pace, assieme a un gruppo di altri giornalisti. Negli anni sia il sito che la cofondatrice sono rimasti coinvolti in numerosi casi giudiziari, che Ressa considera motivati politicamente per via delle loro critiche a Duterte.