La sede dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, a Ginevra (Robert Hradil/Getty Images)

La Cina ha presentato un ricorso all’Organizzazione Mondiale del Commercio per i dazi europei sulle auto elettriche

Il ministero del Commercio cinese ha detto di ritenere illegittimi i dazi che l’Unione Europea ha imposto sull’importazione di auto elettriche cinesi e di aver dunque presentato un ricorso all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), l’organizzazione internazionale che regola gli scambi commerciali globali e vigila sul mantenimento di un commercio equo e il più possibile libero. Secondo il ministero cinese i dazi europei violerebbero le regole dell’OMC, oltre a danneggiare gli interessi dei produttori cinesi, i quali rischiano di essere molto penalizzati. I ricorsi all’OMC vengono presentati a un apposito dipartimento di risoluzione delle controversie tra gli stati membri dell’organizzazione: solitamente sono processi lunghi e laboriosi, che non sempre portano poi a una soluzione concreta.

La Commissione Europea aveva introdotto i dazi sulle auto elettriche cinesi a inizio luglio. E lo aveva fatto per tentare di compensare l’enorme vantaggio di cui godono i produttori cinesi, largamente sussidiati dal governo per riuscire a vendere a prezzi molto bassi e sotto al costo di produzione, mettendo di fatto fuori mercato i produttori occidentali. I nuovi dazi sono in vigore dal 5 luglio e hanno un importo compreso tra il 17,4 e il 37,6 per cento, che varia a seconda dell’azienda a cui dovrà essere applicato e che si aggiunge ai dazi già esistenti del 10 per cento: possono quindi arrivare complessivamente al 47,6 per cento sul valore dell’auto.

– Leggi anche: La Commissione Europea introdurrà infine i dazi sulle auto elettriche cinesi

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