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  • Mercoledì 7 agosto 2024

Il primo comizio di Kamala Harris e Tim Walz

La candidata dei Democratici alla presidenza degli Stati Uniti e il suo vice hanno parlato a Philadelphia, e sono sembrati molto affiatati

Kamala Harris e Tim Walz (AP Photo/Joe Lamberti)
Kamala Harris e Tim Walz (AP Photo/Joe Lamberti)
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Martedì il candidato alla vicepresidenza degli Stati Uniti per i Democratici Tim Walz è apparso per la prima volta in un comizio accanto a Kamala Harris, attuale vicepresidente e candidata alla presidenza, di fronte a 12mila persone. L’evento si è tenuto a Philadelphia, in Pennsylvania, ed era molto atteso perché è stato il primo da quando Harris ha annunciato, non molte ore prima, di aver scelto Walz come suo vice. Walz ha 60 anni, è l’attuale governatore del Minnesota e uno dei principali politici Democratici nella zona del Midwest, che include importanti stati in bilico tra cui anche il Michigan e il Wisconsin.

Walz ha iniziato il suo discorso in un boato di applausi e ringraziando la vicepresidente per aver «riportato la gioia» nella campagna elettorale, alludendo al rinnovato entusiasmo tra i Democratici da quando Harris ha sostituito il presidente in carica Joe Biden come candidata. Molti osservatori hanno notato che tra i due c’era una buona intesa: durante il suo discorso Walz si è rivolto spesso verso Harris, dando l’impressione di formare una squadra affiatata. Parlando di Harris, l’ha descritta come una donna di legge, una che «ha combattuto al fianco del popolo americano» contro i criminali e gli interessi delle grosse aziende: è una descrizione che in passato anche la stessa Harris ha usato per se stessa, contrapponendosi al candidato Repubblicano Donald Trump che invece è descritto spesso come un criminale senza morale.

In diversi punti del suo discorso Walz ha attaccato il candidato alla presidenza Donald Trump e il suo vice JD Vance, con un piglio e una retorica che molti osservatori hanno giudicato efficace perché aggressiva verso gli avversari ma comprensibile per l’elettorato. Ha insistito molto sui processi a carico di Donald Trump e sulle condanne, accusandolo di non avere a cuore gli interessi del paese ma piuttosto i suoi. «Donald Trump vede il mondo in modo molto diverso da noi», ha detto. «Per prima cosa non sa cosa vuol dire servire il proprio paese. Non ha tempo perché è troppo impegnato a servire se stesso». E poi ha aggiunto: «I crimini violenti sono aumentati durante la presidenza di Donald Trump, senza nemmeno contare quelli che ha commesso lui».

Walz, che è noto per le sue posizioni progressiste, ha attaccato i Repubblicani anche sul tema dei diritti. «In Minnesota rispettiamo i nostri vicini e le loro scelte personali, anche se non le faremmo per noi stessi» ha detto Walz mentre Harris applaudiva alle sue spalle. Quando si parla di diritti «c’è una regola d’oro: pensa agli affari tuoi». Nel parlare di diritti riproduttivi Walz ha accennato anche alla sua personale esperienza con la fecondazione assistita, che in alcuni stati i Repubblicani hanno cercato di limitare. Walz è noto per le sue posizioni progressiste: tra le altre cose è un sostenitore del diritto all’aborto, della legalizzazione della marijuana a scopo ricreativo e di maggiori controlli sul possesso di armi da fuoco.

Parlando di JD Vance, invece, ha detto di non vedere l’ora di confrontarsi con lui in un dibattito, e poi ha aggiunto: «Se ha voglia di alzarsi dal divano e presentarsi»: un’allusione a una fake news che si è diffusa sui social nelle ultime settimane, secondo cui il candidato vicepresidente per i Repubblicani avrebbe scritto in un suo libro di essersi masturbato con un guanto infilato tra i cuscini del divano (non è vero, ndr). Anche questi riferimenti ironici sono stati notati come un cambiamento notevole rispetto a quelli seri e istituzionali dell’ex candidato Biden.

Sempre parlando delle differenze rispetto alla retorica di Biden, un’altra cosa che è stata notata è che Walz ha usato anche in questo comizio la parola che in qualche modo lo ha reso celebre e che ha definito il cambio di rotta nella campagna dei Democratici: weird. Walz è stato il primo tra i Democratici a descrivere il ticket Repubblicano come «strano», con un’accezione negativa un po’ ironica di “strambo” o “fuori luogo”. È una descrizione che è stata ripresa spesso (anche dalla stessa Harris) e che sembra funzionare bene, soprattutto sui social. Nello specifico al comizio di Philadelphia Walz ha definito Trump e Vance «creepy and weird as hell» («inquietanti e strani forte»).

Durante i loro discorsi, sia Harris che Walz hanno fatto diversi riferimenti al passato di quest’ultimo da insegnante di scienze sociali e allenatore di football al liceo, e ci si attende che accadrà molto spesso da qui a novembre perché è un aspetto con cui i Democratici ritengono che gli elettori si possano identificare. «Tim Walz è stato quel tipo di insegnante e mentore che ogni bambino in America sogna di avere», ha detto Harris «il tipo di allenatore che fa sentire alle persone di appartenere a qualcosa, e le ispira a sognare in grande». Lo stesso Walz ha detto che sono stati i suoi studenti a spingerlo a candidarsi per la prima volta.

Uno dei punti di forza di Walz è che si prevede che la sua candidatura possa essere apprezzata sia tra gli elettori più progressisti che tra quelli moderati, e infatti è un aspetto che anche durante il comizio è stato tirato fuori. Harris per esempio ha ricordato che Walz va a caccia, che ha un’arma da fuoco e lo ha definito il «miglior tiratore» al Congresso. Pur da progressista, Walz è in effetti uno che ha a lungo rappresentato una parte rurale del Minnesota, con una forte vocazione agricola, dove negli ultimi anni il Partito Repubblicano ha spesso vinto le elezioni statali.