In Sri Lanka Namal Rajapaksa, il figlio maggiore dell’ex presidente Mahinda ed esponente della famiglia che ha a lungo governato il paese, ha detto che si candiderà alle elezioni presidenziali del prossimo 21 settembre. La notizia è notevole perché la famiglia Rajapaksa è una dinastia politica di lunghissimo corso, che nella seconda metà del Novecento espresse ministri e politici di alto livello e acquisì davvero il potere a partire dal 2005, quando Mahinda Rajapaksa fu eletto presidente. Nel 2022 i Rajapaksa erano stati al centro di enormi proteste che avevano portato alle dimissioni del primo ministro e del presidente in carica, entrambi membri della famiglia.
I Rajapaska all’epoca furono considerati i responsabili della grave crisi economica che aveva colpito lo Sri Lanka, a causa di una serie di scelte sbagliate che avevano sbilanciato molto l’economia del paese e avevano contribuito a causare una crisi umanitaria. A settembre Namal Rajapaksa, che è un membro del parlamento srilankese, sfiderà il presidente in carica Ranil Wickremesinghe, che è ritenuto il favorito. Alle elezioni si capirà quanto è ancora influente e popolare nel paese la famiglia Rajapaksa, a due anni dalle grandi proteste e dall’assalto al palazzo presidenziale che portò alla temporanea fuga all’estero dell’allora presidente, Gotabaya Rajapaksa, fratello di Mahinda.
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