Un esponente della famiglia Rajapaksa, che ha governato lo Sri Lanka per vent’anni, si candiderà alle elezioni di settembre

Namal Rajapaksa, figlio dell'ex presidente dello Sri Lanka Mahinda Rajapaksa, dopo aver ricevuto la nomina a candidato alle presidenziali, il 7 agosto nella capitale Colombo
Namal Rajapaksa, figlio dell'ex presidente dello Sri Lanka Mahinda Rajapaksa, dopo la nomina a candidato alle presidenziali, il 7 agosto nella capitale Colombo (EPA/CHAMILA KARUNARATHNE)

In Sri Lanka Namal Rajapaksa, il figlio maggiore del due volte presidente Mahinda ed esponente della famiglia che ha a lungo governato il paese, ha detto che si candiderà alle elezioni presidenziali del prossimo 21 settembre. La notizia è notevole perché la famiglia Rajapaksa è una dinastia politica di lunghissimo corso, che nella seconda metà del Novecento espresse ministri e politici di alto livello e acquisì davvero il potere a partire dal 2005, quando Mahinda Rajapaksa fu eletto presidente. Nel 2022 i Rajapaksa erano stati al centro di enormi proteste che avevano portato alle dimissioni del primo ministro e del presidente in carica, entrambi membri della famiglia.

I Rajapaska all’epoca furono considerati i responsabili della grave crisi economica che aveva colpito lo Sri Lanka, a causa di una serie di scelte sbagliate che avevano sbilanciato molto l’economia del paese e avevano contribuito a causare una crisi umanitaria. A settembre Namal Rajapaksa, che è un membro del parlamento srilankese, sfiderà il presidente in carica Ranil Wickremesinghe, che è ritenuto il favorito. Alle elezioni si capirà quanto è ancora influente e popolare nel paese la famiglia Rajapaksa, a due anni dalle grandi proteste e dall’assalto al palazzo presidenziale che portò alla temporanea fuga all’estero dell’allora presidente, Gotabaya Rajapaksa, fratello di Mahinda.

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