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  • Mercoledì 7 agosto 2024

L’operazione militare ucraina in territorio russo

Sembra sia condotta direttamente dall'esercito ucraino, che da martedì sarebbe avanzato di diversi chilometri, ma le informazioni sono ancora confuse

Una foto dell'attacco nella regione di Kursk, dal profilo X di Rob Lee
Una foto dell'attacco nella regione di Kursk, dal profilo X di Rob Lee
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Martedì mattina è iniziata un’operazione militare condotta dall’Ucraina nella regione di Kursk, nella Russia occidentale, vicino al confine con l’Ucraina. L’incursione è ancora in corso e per ora si hanno informazioni confuse, anche perché il governo ucraino non ha commentato: sia il ministero della Difesa russo sia diversi analisti militari indipendenti hanno parlato di scontri intensi, video verificati dal New York Times mostrano veicoli corazzati in territorio russo, e alcuni blogger militari russi hanno detto che gli ucraini hanno preso il controllo di centri abitati poco oltre il confine.

Per il momento non si sa molto di più. Se l’operazione fosse confermata nella sua estensione, e se fosse confermato il coinvolgimento diretto dell’esercito ucraino, quella in corso sarebbe la più grande operazione ucraina in Russia dall’inizio della guerra, cioè dal febbraio del 2022. Finora le forze armate avevano colpito il territorio russo solo attraverso bombardamenti (per esempio nelle regioni di Belgorod, Bryansk e Kursk) oppure avvalendosi dell’aiuto di milizie volontarie filo-ucraine, che si erano spinte a combattere anche in territorio russo. Un esempio è la Legione Russia Libera, composta da cittadini russi che hanno deciso di combattere al fianco dell’Ucraina ma che non fanno parte dell’esercito ufficiale.

Il ministero della Difesa russo ha detto che all’operazione stanno partecipando fino a 300 soldati ucraini e 30 tra carri armati e mezzi corazzati Stryker, inviati all’Ucraina dagli Stati Uniti lo scorso anno. Secondo le autorità russe, nei bombardamenti sono stati uccisi cinque civili e 34 sono rimasti feriti, mentre a circa un migliaio di persone è stato chiesto di allontanarsi con mezzi propri. Rybar, un blogger militare russo piuttosto noto, ha detto che i soldati ucraini hanno provato a superare il confine in molti punti, riuscendoci in alcuni. Prima di un incontro del Consiglio di sicurezza russo, il presidente Vladimir Putin ha accusato l’esercito ucraino di aver «colpito indiscriminatamente» edifici residenziali.

In risposta all’attacco la Russia ha mandato sia uomini che aerei militari. Lo scopo dell’operazione potrebbe essere stato proprio questo: l’Ucraina sta facendo fatica a contenere l’avanzata russa nel suo territorio e questa incursione potrebbe essere un modo per costringere l’esercito nemico a concentrare altrove le proprie risorse, umane e militari. Al contrario l’Ucraina sta faticando a reclutare nuovi soldati e sta perdendo terreno soprattutto sul fronte orientale, nella regione del Donbass. In ogni caso, gli analisti non ritengono una strategia particolarmente efficace quella di colpire nel territorio nemico per costringere i comandanti russi a riorganizzare le loro truppe.

Un’altra ipotesi – ma le informazioni al momento sono molto poche, quindi va presa con cautela – è che l’esercito ucraino possa essere diretto verso la città russa di Sudzha, a una decina di chilometri dal confine. Da Sudzha passa il gas che dalla Russia arriva in Europa attraverso l’Ucraina, e a 60 chilometri di distanza c’è la centrale nucleare della regione di Kursk. Nel frattempo le autorità della regione ucraina di Sumy, che confina con quella russa di Kursk, hanno ordinato l’evacuazione di 23 cittadine sul confine, per un totale di 6mila persone, a causa dell’intensificarsi degli attacchi aerei russi. Sull’area sono state lanciate circa 30 bombe guidate, secondo l’esercito ucraino.

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