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  • Mercoledì 7 agosto 2024

Il record di ori del lottatore cubano Mijain Lopez

Con la vittoria a Parigi – contro un avversario molto particolare – è diventato l'unico atleta nella storia a vincerne cinque nella stessa disciplina individuale

Mijain Lopez dopo la vittoria a Parigi 2024 (Sarah Stier/Getty Images)
Mijain Lopez dopo la vittoria a Parigi 2024 (Sarah Stier/Getty Images)
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Il cubano Mijain Lopez (41 anni) è diventato il primo atleta a vincere cinque medaglie d’oro alle Olimpiadi nella stessa specialità sportiva individuale: nel suo caso la lotta greco-romana. Dopo la vittoria Lopez, che non a caso è detto anche El Terrible, si è inginocchiato e poi si è tolto le scarpe lasciandole sul materasso dell’Arena Campo di Marte, come celebrazione dell’ultimo incontro della sua carriera, una delle più grandi della storia nella sua specialità e delle Olimpiadi in generale.

Martedì sera ha peraltro vinto in modo schiacciante: 6 a 0 contro Yasmani Acosta, che non è un avversario qualunque. Acosta infatti ha 36 anni, è nato a sua volta a Cuba ma dal 2017 rappresenta il Cile, dove vive dal 2015 proprio perché la presenza di un campione come Lopez nel suo paese natale gli impediva di raggiungere i traguardi sportivi che voleva. «È un rivale ma è anche un amico», ha detto in un’intervista, «ci siamo allenati insieme per queste Olimpiadi».

Fino all’oro del 2021 Lopez era considerato uno dei più grandi campioni nella lotta greco-romana, ma le sue vittorie non costituivano un record: oltre a lui c’erano stati altri atleti nella storia ad aver vinto quattro ori di fila nello stesso sport individuale, come i nuotatori Michael Phelps e Katie Ledecky, solo per citare i più noti. Con la vittoria di martedì sera però gli ori sono diventati cinque: un risultato che nessun altro atleta aveva mai ottenuto.

Le prime Olimpiadi di Lopez furono quelle di Atene nel 2004, dove perse ai quarti di finale contro il russo Khasan Baroyev: quattro anni dopo però, a Pechino, Lopez batté Baroyev e vinse il suo primo oro. Nel 2016 cambiarono le categorie di peso e lui passò da quella dei 120 chili a quella dei 130, ma senza che questo lo ostacolasse: vinse comunque l’oro battendo il turco Riza Kayaalp, che l’aveva precedentemente battuto ai Mondiali nel 2011.

A sinistra Mijain Lopez e a destra Yasmani Acosta (AP Photo/Eugene Hoshiko)

Anche tra i pesi massimi la fisicità di Lopez sembra in qualche modo sempre più massiccia di quella dei suoi avversari e questa è una delle caratteristiche che lo hanno reso così forte. Il lottatore lituano Mindaugas Mizgaitis disse di lui che è «come una roccia che si muove». Allo stesso tempo però Lopez ha anche un’incredibile velocità, che ha acquisito allenandosi contro avversari più leggeri, visto che a Cuba ci sono lottatori di fasce di peso molto diverse.

Dopo le Olimpiadi di Tokyo, Lopez disse che si sarebbe ritirato e infatti non partecipò a nessun campionato per tre anni: molti atleti di lotta greco-romana, tra cui Acosta, festeggiarono la notizia sperando che senza di lui ci sarebbe stata più gara. Lopez però all’ultimo cambiò idea e decise di partecipare a un’ultima Olimpiade.

Ora ha detto che vorrebbe lasciare spazio ai giovani e dedicarsi alla «formazione delle nuove generazioni». Quando gli hanno chiesto di descrivere le sue cinque medaglie d’oro ha detto che «Pechino è giovinezza, Londra trascendenza, Rio fatica, Tokyo sacrificio, Parigi gioia».