La UEFA ha squalificato per una giornata i calciatori spagnoli Morata e Rodri per i cori su Gibilterra dopo la finale degli Europei

Alvaro Morata, con il microfono, insieme ai compagni di squadra durante i festeggiamenti in piazza Cibeles a Madrid, il 15 luglio
Alvaro Morata, con il microfono, insieme ai compagni di squadra durante i festeggiamenti in Plaza de Cibeles a Madrid, il 15 luglio (AP Photo/Andrea Comas)

La UEFA, la confederazione che regola il calcio europeo, ha squalificato per una giornata i giocatori della Nazionale spagnola Alvaro Morata e Rodri per alcuni cori provocatori cantati durante i festeggiamenti per la vittoria della Spagna agli ultimi Europei, vinti nella finale con l’Inghilterra. Lo scorso 15 luglio su un palco allestito a Plaza de Cibeles, a Madrid, Morata e Rodri avevano cantato davanti alla folla «Gibraltar es español», cioè «Gibilterra è spagnola»: Gibilterra è la piccola città che si trova nel sud della Spagna e che però fa parte del Regno Unito da oltre 300 anni, e il cui status è spesso oggetto di polemiche e controversie tra i due paesi.

La Gibraltar Football Association, l’associazione del calcio di Gibilterra, se n’era lamentata con la UEFA, definendo i cori «estremamente provocatori e offensivi». La UEFA ha adottato il provvedimento, sostenendo che i giocatori abbiano «usato un evento sportivo per esternazioni di natura non sportiva», e abbiano «gettato discredito sul calcio e sulla UEFA». I due non potranno dunque prendere parte alla prossima partita della Nazionale, che sarà il 5 settembre contro la Serbia.