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  • Mercoledì 7 agosto 2024

In Austria Ultima Generazione ci ha rinunciato

Negli ultimi due anni il gruppo ambientalista aveva organizzato molte proteste, con scarsi risultati: ora non vede «più alcuna prospettiva di successo»

Un'attivista di Letzte Generation viene arrestata durante una protesta a Berlino, in Germania, il 31 ottobre del 2023
(AP Photo/ Markus Schreiber)

Gli attivisti austriaci di Letzte Generation, il ramo nazionale dell’organizzazione ambientalista Ultima Generazione, hanno annunciato che interromperanno le loro proteste e cesseranno le attività nel paese. In un comunicato rivolto ai sostenitori e alla cittadinanza austriaca, il gruppo ha detto che alle azioni di protesta intraprese negli ultimi anni non sono seguite risposte significative da parte del governo austriaco, che anzi avrebbe mostrato «totale incompetenza» nella gestione della crisi climatica. L’organizzazione ha scritto di «non vedere più alcuna prospettiva di successo».

Letzte Generation esisteva in Austria dal 2022. In questi due anni ha organizzato decine di proteste sotto forma di blocchi stradali, interruzioni di eventi sportivi, manifestazioni in cui i suoi attivisti hanno incollato parti del corpo alla strada e anche proteste in parlamento. Alla fine del 2022 alcuni di loro avevano versato della vernice nera sul noto dipinto di Gustav Klimt “Vita e Morte”, conservato al Leopold Museum di Vienna.

Il gruppo sostiene che il governo austriaco non stia facendo abbastanza per diminuire la dipendenza dai combustibili fossili, ovvero petrolio, gas e carbone, i principali responsabili delle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane che stanno causando un aumento della temperatura media globale. Il comunicato del gruppo dice:

Non vediamo più alcuna prospettiva di successo. Negli ultimi due anni il governo ha dimostrato una totale incompetenza. Le persone hanno deciso di abbandonare i combustibili fossili. Noi vediamo che l’Austria vuole rimanere ignorante e continuare a usare i combustibili fossili e quindi accetta di essere in parte responsabile della morte di miliardi di persone. La società ha fallito. E questo ci rende incredibilmente tristi.

Le normative europee prevedono che l’Austria e tutti gli altri paesi membri dell’Unione Europea riducano notevolmente le proprie emissioni di gas serra entro il 2030. Come molti governi però anche quello austriaco sta agendo molto lentamente per raggiungere gli obiettivi.

Il cancelliere Karl Nehammer, del Partito Popolare Austriaco, di centrodestra, ha commentato positivamente la decisione del gruppo, sostenendo che con le sue azioni di protesta abbia reso la vita difficile alle persone. «È bello che questo incubo sia finito!», ha scritto in un post su X. Nehammer aveva già criticato Letzte Generation definendolo un gruppo «estremista» e paragonandolo ai gruppi di estrema destra.

Al momento diversi membri del gruppo sono indagati dalle autorità austriache con l’accusa di aver danneggiato i beni pubblici e di aver fatto parte di un’organizzazione criminale. Nel comunicato Letzte Generation scrive che userà i fondi che ha ancora a disposizione per coprire le spese legali, e che continuerà ad accettare donazioni. Ha scritto anche che «la resistenza continuerà», senza specificare come.

In Italia Ultima Generazione si definisce una “campagna di disobbedienza civile nonviolenta”. Negli ultimi due anni i suoi attivisti hanno bloccato più volte il traffico sul Grande Raccordo Anulare di Roma e su molte altre strade in diverse regioni italiane, e hanno gettato vernice idrosolubile su opere d’arte all’interno di musei e sulla facciata di palazzi istituzionali. Negli ultimi tempi tuttavia il gruppo ha deciso di cambiare metodo e organizzare manifestazioni autorizzate, per tutelarsi e coinvolgere più persone.

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