Due ori, una rimonta notevole e un bronzo
L’Italia ha vinto nella trave e nello skeet misto: nei 5.000 metri Nadia Battocletti è arrivata quarta, dopo che si era pensato anche a un bronzo per una iniziale squalifica di un’altra atleta
Lunedì è stata una giornata notevole per l’Italia alle Olimpiadi di Parigi. Il risultato più incredibile è stata la medaglia d’oro ottenuta da Alice D’Amato nella finale di specialità alla trave, dove gareggiava anche la favoritissima Simone Biles, che però è caduta ed è rimasta fuori dal podio: per l’Italia è stato il primo oro di sempre nella ginnastica artistica femminile. Al terzo posto è arrivata un’altra italiana: Manila Esposito, 17 anni, la più giovane della nazionale. Le due avevano già vinto un’altra medaglia a Parigi: un argento nella ginnastica artistica femminile a squadre (a sua volta un risultato storico).
Sarebbe potuto arrivare un bronzo anche nell’atletica, dove dopo la gara dei 5000 metri era stata inizialmente comunicata la squalifica della keniana Faith Kipyegon, che era arrivata seconda, ma che a un giro dalla fine si era un po’ spinta con l’etiope Gudaf Tsegay. A quel punto il bronzo sarebbe potuto andare all’italiana Nadia Battocletti, che era arrivata quarta facendo una gara bellissima con il nuovo record italiano di 14 minuti, 31 secondi 64 centesimi. Il Kenya aveva però fatto ricorso, che è stato accolto in tarda serata, e quindi la medaglia di bronzo è stata assegnata all’olandese Sifan Hassan.
L’altro oro di giornata è arrivato dallo skeet misto, una specialità del tiro a volo in cui i tiratori (un uomo e una donna) devono colpire con un fucile a canna liscia dei bersagli piatti, detti piattelli, distanti 4 metri e mezzo e lanciati a 110 chilometri orari. A vincerlo è stata la coppia formata da Diana Bacosi e Gabriele Rossetti, che ha battuto la coppia statunitense formata da Austen Smith e Vincent Hancock in una gara di alto livello e molto combattuta, colpendo 45 piattelli su 48 contro i 44 su 48 degli avversari.
Sempre nell’atletica Filippo Tortu e Fausto Desalu si sono qualificati entrambi per la semifinale dei 200 metri piani, mentre Daisy Osakue è arrivata ottava nella finale del lancio del disco.
Parentesi senza atleti italiani: c’è stata anche la finale del salto con l’asta, probabilmente la gara dell’atletica con il risultato più scontato di tutti. Ha vinto lo svedese Armand Duplantis, che ha fatto anche un nuovo record del mondo (un’abitudine, per Duplantis, che da tempo migliora di continuo i propri record): ha saltato al terzo e ultimo tentativo disponibile 6,25 metri.
Nella pallavolo non è arrivata nessuna medaglia – non ancora almeno – ma la nazionale italiana maschile ha fatto una rimonta piuttosto incredibile nei quarti di finale contro il Giappone. Perdeva 2 set a 0 e nel terzo era sotto 21 a 24 (vince il set chi arriva a 25). È riuscita a rimontare, pareggiare i set e poi vincere al tie break, in un finale molto tirato. Ora incontrerà la Francia, che nei suoi quarti di finale ha battuto la Germania rimontando anche lei dopo che stava perdendo 2 set a 0. I francesi sono campioni olimpici in carica, l’Italia campione del mondo in carica.
Lunedì sono iniziate le gare del nuoto artistico a squadre (ex nuoto sincronizzato), che si sviluppano su tre giorni, con le prove di routine tecnica, libera e acrobatica. Oggi c’era la routine tecnica e la squadra italiana – composta da Linda Cerruti, Marta Iacoacci, Sofia Mastroianni, Enrica Piccoli, Lucrezia Ruggiero, Isotta Sportelli, Giulia Vernice e Francesca Zunino – ha chiuso al quinto posto. È un buon risultato. Domani ci sarà l’esercizio libero, mercoledì la routine acrobatica e l’assegnazione delle medaglie.