Il Mali ha accusato l’Ucraina di aver fornito informazioni ai ribelli tuareg per gli attacchi ai mercenari russi e ai soldati maliani

Ribelli tuareg in Mali nel 2017 (AP Photo/Baba Ahmed)
Ribelli tuareg in Mali nel 2017 (AP Photo/Baba Ahmed)

Il governo del Mali ha fatto sapere di aver interrotto i rapporti diplomatici con l’Ucraina, accusata di aver fornito informazioni ai ribelli tuareg che a fine luglio avevano compiuto una serie di attacchi in cui avevano ucciso 84 mercenari russi (appartenenti a quello che si chiamava fino a poco tempo fa gruppo Wagner) e 47 soldati maliani. La decisione del governo del Mali è stata presa dopo che nei giorni scorsi Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence militare ucraina, aveva detto durante un’intervista televisiva che i ribelli avevano ricevuto dall’Ucraina «informazioni utili, e non solo quelle, che hanno permesso loro di svolgere un’operazione militare di successo contro i criminali di guerra russi», senza però entrare nei dettagli.

I ribelli tuareg, che combattono per la loro indipendenza nel nord del Mali dal 2012, avevano compiuto gli attacchi nel nord del paese, nella città di Tinzaouaten, al confine tra Mali e Algeria. I mercenari russi si trovano nel paese da anni e sostengono il colonnello Assimi Goïta, a capo della giunta militare che governa il Mali dal 2020 a seguito di un colpo di stato. L’ex gruppo Wagner è presente da tempo in diversi stati africani, dove offre supporto in cambio di denaro ai regimi in carica, ma dopo la morte del suo leader Yevgeny Prigozhin nell’agosto del 2023 la sua struttura è cambiata notevolmente e la milizia ha preso il nome di “Africa Corps”, o “Expeditionary Corps”.

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