Il primo oro di sempre dell’Italia nella ginnastica artistica femminile
L'ha vinto Alice D'Amato nella finale di specialità alla trave, mentre Manila Esposito ha vinto il bronzo
Lunedì le italiane Alice D’Amato e Manila Esposito hanno vinto rispettivamente la medaglia d’oro e quella di bronzo nella finale di ginnastica artistica di specialità alla trave. È un risultato storico per l’Italia, che fino a oggi aveva vinto solo tre argenti: di squadra nel 1928 e nel 2024, pochi giorni fa, e individuale nel corpo libero di Vanessa Ferrari nel 2021. È stato anche un risultato inaspettato perché in questa finale gareggiavano diverse atlete molto forti e da cui ci si aspettava avrebbero fatto punteggi più alti di D’Amato ed Esposito, come la statunitense Simone Biles (quinta) e la brasiliana Rebeca Andrade (quarta).
Alice D’Amato ha 21 anni e ha già vinto un bronzo a squadre ai Mondiali del 2019 e 10 medaglie agli Europei, tra cui 4 ori. La sua specialità sono in realtà le parallele asimmetriche, gara in cui è arrivata quinta ieri facendo comunque un’ottima prestazione. È però una ginnasta molto completa e quindi molto forte anche nell’all-around, la gara in cui si compete in tutti e quattro gli attrezzi (trave, parallele asimmetriche, volteggio e corpo libero), in cui è arrivata quarta. In un’intervista dopo la gara ha confermato che la trave non è il suo attrezzo preferito, e «non lo diventerà».
Manila Esposito ha 17 anni, è la più giovane della squadra italiana: ha già vinto 5 ori agli Europei ed è alla sua prima Olimpiade, dove ha dimostrato grande talento soprattutto nella trave. La sua specialità sarebbe in realtà il corpo libero, dove però non ha fatto molto bene in questi giorni anche per via di un infortunio alla caviglia.
Alice D’Amato ha vinto l’oro con un punteggio di 14.366: non è altissimo in assoluto ma è stato il migliore in una gara dove la maggior parte delle altre atlete è caduta e in parecchie sono state quindi molto penalizzate. La stessa Simone Biles, considerata la miglior ginnasta in attività, è caduta ricevendo un punteggio piuttosto basso per i suoi standard: 13.100. Dopo la sua esibizione, quella che sembrava poter battere Alice D’Amato era Rebeca Andrade, una delle migliori di queste Olimpiadi, vincitrice del bronzo in squadra e dell’argento nell’all-around. Andrade non è caduta ma ha fatto comunque un punteggio sotto il 14.000 (13.933): secondo i primi commenti il motivo sarebbe che non ha eseguito tutti i passaggi previsti dal suo esercizio. L’argento l’ha vinto invece la cinese Yaqin Zhou, la prima a esibirsi (e la prima a cadere), con un punteggio di 14.100.
Manila Esposito invece è stata la prima delle italiane a gareggiare, come quarta della prima batteria e dopo tre cadute: di Zhou, della statunitense Sunisa Lee e della brasiliana Julia Soares. Può sembrare un fattore incoraggiante, ma nella ginnastica c’è un po’ la credenza che quando qualcuna cade poi condiziona anche le altre e quindi spesso le cadute vengono in realtà vissute come eventi stressanti per chi viene dopo. Esposito ha fatto un esercizio notevole, sbilanciandosi una sola volta dopo una ruota ma recuperando subito la posizione. Ha ottenuto un punteggio di 14.000, poco più del punteggio con cui si era qualificata.
La squadra femminile di ginnastica artistica (composta oltre che da D’Amato ed Esposito anche da Giorgia Villa, Elisa Iorio e Angela Andreoli) aveva cominciato le gare di queste Olimpiadi con una medaglia d’argento: un risultato già di per sé storico visto che l’ultimo argento a squadre risaliva al 1928. Nell’all-around le italiane non avevano vinto niente e nella finale delle parallele, nonostante ci fossero buone prospettive, D’Amato era arrivata quinta. Alice D’Amato ha peraltro una gemella, Asia D’Amato, che aveva partecipato con lei alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e che non è a Parigi perché infortunata.