Nel Regno Unito più di 90 persone sono state arrestate durante violente proteste dell’estrema destra contro l’immigrazione
In varie città del Regno Unito sabato sono continuate le proteste per l’accoltellamento di lunedì a Southport, vicino a Liverpool, avvenuto durante un evento di danza per bambini in cui sono state uccise tre bambine e ferite altre persone. La polizia ha fermato un ragazzo di 17 anni e nel corso della settimana alcune notizie false circolate online sulla sua identità hanno alimentato una serie di violente proteste di manifestanti di estrema destra in tutto il paese contro l’immigrazione e contro la popolazione musulmana. Sabato le proteste sono state particolarmente diffuse e violente, da Liverpool a Manchester, da Bristol a Belfast: sono state arrestate più di 90 persone in tutto il paese, e la ministra per gli Affari interni Yvette Cooper ha detto che i manifestanti violenti «dovranno pagarne il prezzo».
La disinformazione sull’attacco è stata alimentata da vari politici e personaggi famosi vicini all’estrema destra britannica, che ne hanno approfittato per insinuare il dubbio che l’accoltellatore fosse arrivato illegalmente nel paese, e che la polizia britannica avesse sostanzialmente sottovalutato il rischio che rappresentava. Non è servita a molto la notizia ufficiale che l’autore era nato in Galles.
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