Il governo del Bangladesh ha ordinato di nuovo di interrompere la connessione a internet, per ostacolare le proteste in corso nel paese
In Bangladesh il governo ha ordinato l’interruzione della connessione a internet mobile (cioè quella per gli smartphone, usata dalla stragrande maggioranza della popolazione) per la seconda volta nel giro di tre settimane, con l’obiettivo di ostacolare le proteste in corso nel paese.
Nel fine settimana migliaia di persone sono tornate a protestare a Dacca, la capitale, e in altre città. Le proteste erano cominciate nei primi giorni di luglio contro il sistema di quote degli impieghi pubblici riservate ai familiari dei reduci della guerra di indipendenza dal Pakistan del 1971, ritenuto da molti discriminatorio in un paese dove i posti di lavoro pubblici sono pochi e molto ambiti. Le proteste si sono poi espanse fino a chiedere le dimissioni del governo, che dal 2009 è guidato dalla prima ministra Sheikh Hasina ed è sempre più autoritario. In circa un mese di proteste più di 250 persone sono state uccise dalle forze dell’ordine, e oltre 10 mila sono state arrestate.