Alle Olimpiadi quelli che sparano sono diventati cool
Alcuni per la loro estetica e il fare molto sicuro, altri perché sembrano non avere voglia: è cominciato tutto dalla tiratrice sudcoreana Kim Ye-ji
Uno degli sviluppi più imprevisti delle Olimpiadi di Parigi è l’insolita attenzione generata dagli sport di tiro in cui gli atleti sparano con una pistola, un fucile o una carabina verso bersagli fissi o volanti, lanciati da diverse angolazioni e direzioni. L’interesse verso queste discipline, che di solito hanno pochissimo seguito, non è dovuto tanto al ritmo delle gare (che televisivamente sono anche poco fruibili e non proprio spettacolari), quanto al carisma di alcuni tiratori, alla loro presenza e alla loro estetica, in alcuni casi inconsapevolmente cyberpunk (cioè quello stile caratterizzato da una fascinazione per temi come robotica, realtà virtuale e cibernetica): una caratteristica enfatizzata anche da alcuni elementi tipici del loro abbigliamento tecnico, come le lenti con mirino incorporato e le cuffie isolanti.
Per esempio, migliaia di utenti hanno commentato lo stile e la grande sicurezza mostrati da Kim Ye-ji, atleta sudcoreana che partecipa alle gare di pistola ad aria compressa. Durante le gare, Kim Ye-ji indossa una tuta nera della Fila, mostra un atteggiamento estremamente freddo e mantiene quasi sempre nella mano sinistra l’elefantino di peluche di sua figlia. Notando la sua predilezione per il total black e i suoi modi di fare pragmatici, la giornalista di Sports Illustrated Kristen Wong ha definito
Un altro tiratore che ha attirato grandi attenzioni negli ultimi giorni è il turco Yusuf Dikeç: ha 51 anni e partecipa alle gare di pistola ad aria compressa dai 10 metri, ma lo fa in un modo tutto suo, molto diverso dagli altri tiratori, con un fare almeno apparentemente poco “professionale”. Quando spara sembra quasi svogliato: tiene sempre la mano in tasca e non usa mai il mirino né altro equipaggiamento tecnico, indossando solo gli occhiali da vista e una semplice t-shirt. Sembra quasi che Dikeç non subisca la pressione a cui sono solitamente sottoposti gli atleti in una gara olimpica, anzi, e questo ha contribuito a creare una certa esaltazione nei suoi confronti: anche perché in questo modo è riuscito a vincere l’argento nella pistola da 10 metri a squadre miste.
Grazie al grande successo di Kim Ye-ji e Dikeç, i tiratori olimpici hanno cominciato a essere al centro di molti meme sui social network, dove di volta in volta viene sottolineata l’eccentricità del loro abbigliamento e le espressioni facciali che assumono prima di sparare.
Un altro tiratore che nelle ultime ore è diventato un po’ un tormentone è l’indiano Sarabjot Singh, che martedì ha vinto la medaglia di bronzo nella gara mista di pistola ad aria compressa da dieci metri insieme alla connazionale Manu Bhaker, e che durante le gare – come fa sempre nella vita di tutti i giorni – indossa un turbante.
Parlando di questa inconsueta attenzione per i tiratori, il giornalista di GQ Murray Clark ha scritto che l’abbigliamento tecnico che indossano «sarebbero perfetto per partecipare a un rave intergalattico». Per esempio, Clark è rimasto colpito dallo stile futuristico e un po’ cyberpunk delle tute blu e molto attillate utilizzate nelle gare di carabina.
Ci sono anche tiratori che si sono fatti delle tute personalizzate: è il caso della coppia cinese Huang Yuting e Sheng Lihao, che sabato hanno vinto l’oro nella gara a squadre miste di carabina ad aria compressa da 10 metri. Indossavano tute diverse da quelle di tutti gli altri atleti: Yuting bianca, nera e gialla, Sheng nera e rossa. Clark li ha paragonati a delle versioni reali dei personaggi del popolare videogioco Fortnite.