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  • Venerdì 2 agosto 2024

Kamala Harris è la candidata ufficiale del Partito Democratico alle elezioni presidenziali

Ha ottenuto la maggioranza già dopo il primo giorno delle votazioni dei delegati

La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris (AP Photo/Charlie Neibergall)
La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris (AP Photo/Charlie Neibergall)
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La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris è ufficialmente la candidata del Partito Democratico per le elezioni presidenziali in programma per novembre: lo ha annunciato venerdì il presidente del comitato elettorale del partito, Jaime Harrison. Che Harris venisse nominata era dato per certo, dato che è l’unica candidata e già qualche settimana fa aveva fatto sapere di aver ottenuto il sostegno verbale di abbastanza delegati per assicurarsi la nomina: la procedura di voto elettronico con cui il Partito Democratico doveva confermarla era iniziata solo giovedì. La nomina formale avverrà in ogni caso durante la convention del Partito Democratico, che si terrà a Chicago tra il 19 e il 22 agosto e che dovrebbe essere, secondo la prassi, il momento in cui i delegati scelgono il proprio o la propria candidata. Di fatto avrà quindi solo una funzione cerimoniale.

La procedura di voto elettronico è stata però necessaria per anticipare la nomina: il piano di anticipare il voto risale in realtà a maggio, e quindi a prima che l’attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden decidesse di ritirarsi dalla corsa a causa dei dubbi diffusi sulla sua capacità di governare per un secondo mandato a causa dell’età avanzata (ha 81 anni). La scelta aveva a che fare con alcune scadenze per la presentazione dei candidati in Ohio e in altri stati: secondo i dirigenti del partito, aspettare che i delegati votassero in presenza a fine agosto avrebbe significato rischiare di non rispettare le scadenze ed essere esclusi dalle schede elettorali in vari stati.

Dopo il ritiro di Biden la necessità di formalizzare un nuovo candidato era però diventata particolarmente urgente per il Partito Democratico, sia per questioni elettorali sia perché alcuni Repubblicani hanno già minacciato di fare ricorso contro presunte irregolarità legate alla sostituzione.

Nonostante la sua campagna elettorale sia già iniziata con particolare entusiasmo da qualche settimana, Harris ha ora meno di 100 giorni per far arrivare il suo messaggio, e per delineare la sua posizione politica su molte questioni importanti su cui finora ha avuto poca visibilità. Poiché da vicepresidente il suo ruolo è stato subordinato a quello di Biden, non abbiamo ancora un’idea precisa di quali siano le posizioni di Harris su questioni come l’economia o la politica estera. Di altri temi, per esempio l’aborto e i diritti riproduttivi, Harris si è occupata più nello specifico, mentre su altri ancora possiamo desumere qualcosa dal suo passato come procuratrice, senatrice e candidata alle primarie Democratiche nel 2019.

In più Harris deve ancora indicare chi sarà il candidato alla vicepresidenza. La scelta, su cui ci sono già molte ipotesi, potrebbe avere un ruolo di rilievo nelle elezioni contro Donald Trump soprattutto ora che il candidato vicepresidente di Trump, J.D. Vance, sta avendo alcuni primi problemi di impopolarità.

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