L’omicidio di Milena Sutter e il processo al “biondino della spider rossa”

La storia del sequestro e dell'omicidio di una giovane ragazza a Genova, nel 1971, su cui ci sono ancora tante domande

Il 6 maggio 1971, a Genova, scomparve una ragazza di 13 anni, Milena Sutter. Apparteneva a una famiglia di noti imprenditori svizzeri trasferitasi da anni in Italia. Frequentava la scuola svizzera: quel giorno uscì dalle lezioni nel pomeriggio, come accadeva ogni giorno, ma non arrivò mai a casa. La famiglia pensò subito a un sequestro di persona. Il padre della ragazza era sesto nella classifica dei contribuenti della città. In Italia, proprio in quegli anni, si stava sviluppando la pratica criminale dei sequestri di persona a scopo di estorsione: saranno centinaia negli anni seguenti. Nel solo 1977, l’anno peggiore, i sequestri furono 75, più di uno alla settimana.

Milena Sutter fu uccisa probabilmente lo stesso giorno del sequestro, il suo corpo venne ritrovato in mare il 20 maggio: alla vita le era stata legata una cintura da sub con pesi da un chilo.

Le due nuove puntate di Indagini raccontano dell’inchiesta che portò all’arresto di un sospettato, Lorenzo Bozano, passato alle cronache giornalistiche come il biondino della spider rossa. E del processo che seguì: processo cosiddetto indiziario con numerosi elementi convergenti contro l’imputato ma senza prove decisive. Il caso suscitò forti emozioni e lo stesso processo fu seguitissimo: si tornò in quel periodo sui giornali a parlare di ripristino della pena di morte. In primo grado Bozano fu assolto secondo la formula prevista dal vecchio codice penale dell’insufficienza di prove. Nel processo d’appello fu condannato all’ergastolo. Ancora oggi, alcune domande sul caso del sequestro e dell’omicidio di Milena Sutter rimangono senza risposta.

Le due puntate di Indagini sono disponibili da oggi sull’app del Post (scaricala qui), ma anche sulle principali piattaforme di podcast, come Spotify, Apple Podcasts, Amazon Music e Google Podcasts.