In Thailandia milioni di cittadini si sono iscritti a un programma governativo che promette di regalare l’equivalente di 260 dollari a persona
Giovedì il governo thailandese ha aperto le registrazioni al cosiddetto “portafoglio digitale”, un programma di distribuzione di denaro pensato per rilanciare l’economia del paese del sud-est asiatico, da tempo caratterizzata da redditi stagnanti e alti livelli di debito individuale. Il programma era stato promesso durante la campagna elettorale in vista delle elezioni dell’anno scorso: prevedeva che fossero distribuiti 10mila baht (l’equivalente di 260 euro) ciascuno a 50 milioni di cittadini thailandesi, per un totale di 500 miliardi di baht (circa 13 miliardi di euro). I soldi verranno trasferiti su un’applicazione per smartphone tra due mesi, e i cittadini avranno sei mesi per spenderli nei negozi che hanno aderito al programma. Non sarà possibile usarli per acquistare alcol, prodotti a base di tabacco e prodotti di elettronica.
La Thailandia ha 71 milioni di abitanti: una buonissima parte degli abitanti, quindi, potrà beneficiarne. L’1 agosto era il primo giorno possibile per registrarsi alla piattaforma che nelle prossime settimane erogherà la somma di denaro: sarà possibile farlo fino al 15 settembre. La piattaforma, però, non ha retto alla grande mole di persone che hanno provato ad accedere al sito e ha funzionato male tutta la mattina: molti si sono lamentati di non riuscire ad accedervi proprio, mentre altri hanno detto di non aver ricevuto i codici di accesso via SMS che permettono di completare l’iscrizione. «È normale avere problemi il primo giorno, ma stiamo facendo del nostro meglio», ha detto il primo ministro Srettha Thavisin, grande sostenitore del progetto.
In realtà non è ancora chiaro se ci saranno i fondi necessari a erogare i soldi promessi: il programma sarebbe dovuto cominciare a inizio anno, ma è stato posticipato all’autunno per problemi di budget. Mercoledì la camera bassa del parlamento thailandese ha approvato una spesa aggiuntiva di 122 miliardi di baht rispetto a quelli inizialmente inseriti nel budget statale per l’anno fiscale 2024 in modo da finanziare il “portafoglio digitale”. La misura, però, deve ancora essere approvata dal Senato e dalla famiglia reale.