L’ex dittatore della Guinea, Moussa Dadis Camara, è stato condannato per crimini contro l’umanità

Moussa “Dadis” Camara durante la lettura della sentenza a Conakry, Guinea, mercoledì 31 luglio (AP Photo/ Abdoulaye Bella Diallo)
Moussa “Dadis” Camara durante la lettura della sentenza a Conakry, Guinea, mercoledì 31 luglio (AP Photo/ Abdoulaye Bella Diallo)

L’ex dittatore della Guinea, Moussa Dadis Camara, è stato condannato a vent’anni di carcere per crimini contro l’umanità per il massacro compiuto dall’esercito da lui guidato durante una protesta per la democrazia nella capitale Conakry nel 2009, quando era a capo di una giunta militare al governo del paese dell’Africa occidentale. Durante la protesta i suoi soldati uccisero più di 150 persone e furono responsabili di stupri di massa. Assieme a lui sono stati condannati sette comandanti della sua giunta; altre quattro persone incriminate sono state giudicate non colpevoli.

Camara prese il potere con un colpo di stato alla fine del 2008 quando era solo un ufficiale dell’esercito, e governò la Guinea fino all’inizio del 2010. Era sotto processo per il massacro dal 2022, anche per le pressioni della nuova giunta militare del paese, guidata dal colonnello Mamady Doumbouya. Inizialmente lui e le altre undici persone incriminate erano state accusate tra le altre cose di omicidio, stupro e rapimento, ma il tribunale ha riclassificato questi reati come crimini contro l’umanità. Camara fuggì dal paese dopo un tentativo di assassinio ma ci tornò nel 2022 per il processo. Lo scorso novembre un gruppo di militari era riuscito a farlo evadere.

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