Mercoledì l’esercito ucraino ha detto di aver respinto uno dei maggiori attacchi compiuti dalla Russia dall’inizio della guerra abbattendo 89 droni e un missile lanciati verso la capitale Kiev nella notte tra martedì e mercoledì. I detriti delle armi abbattute hanno danneggiato alcuni edifici, ma non ci sono notizie di feriti o di morti. I droni erano Shahed, di fabbricazione iraniana, e il missile un Kh-59, di fabbricazione sovietica. Il generale ucraino Serhiy Popko ha detto che quello di mercoledì è stato il settimo attacco con droni compiuto nel solo mese di luglio: nella notte, mentre veniva compiuto e respinto l’attacco, circa 11mila civili si sono rifugiati nella metropolitana.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato l’attacco dicendo che l’Ucraina «può proteggere totalmente i propri cieli dagli attacchi russi se ha sufficienti risorse di armi», con un implicito invito ai governi esteri a continuare a sostenere la difesa ucraina attraverso l’invio di armamenti.
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