Lo storico argento dell’Italia nella ginnastica artistica femminile a squadre
Alice D’Amato, Manila Esposito, Angela Andreoli, Elisa Iorio e Giorgia Villa si sono classificate dopo gli Stati Uniti di Simone Biles
L’Italia ha vinto la medaglia d’argento nella ginnastica artistica a squadre femminile, arrivando dietro solamente alle fortissime ginnaste statunitensi (con cui gareggia anche Simone Biles) e davanti al Brasile, terzo. È stata una vittoria storica: l’unica altra medaglia (sempre d’argento) nelle gare a squadre ottenuta dall’Italia risaliva infatti al 1928, alle Olimpiadi di Amsterdam, e in generale nella ginnastica artistica femminile l’Italia aveva vinto soltanto un’altra medaglia, quella d’argento di Vanessa Ferrari nel corpo libero a Tokyo 2020.
Nella ginnastica artistica a squadre femminili si gareggia in tutti e quattro gli attrezzi: il volteggio, le parallele asimmetriche, la trave e il corpo libero. Per la finale, l’Italia ha schierato Alice D’Amato (21 anni) in tutti gli attrezzi; Manila Esposito (17 anni) nel volteggio, nella trave e nel corpo libero; Angela Andreoli (18 anni) nel volteggio, nel corpo libero e nella trave; Elisa Iorio (21 anni) alle parallele e Giorgia Villa (21 anni) alle parallele.
La squadra italiana è arrivata seconda dopo la fortissima squadra statunitense, una delle più vincenti alle Olimpiadi in questo sport e soprattutto composta tra le altre da Simone Biles, la ginnasta considerata nettamente la più forte del mondo in questo momento. Le americane hanno fatto un punteggio di 171.296, le italiane di 165.494 e le brasiliane di 164.497.
Nelle rotazioni per attrezzi le italiane erano insieme alle americane, cosa che ha reso tutta la gara di altissimo livello e particolarmente intensa da guardare. Un primo momento storico è stato quando D’Amato ha preso 14.666 alle parallele, battendo Biles (14.400) che pur essendo notoriamente più forte al corpo libero e al volteggio è comunque solitamente più forte di tutte le altre.
Il momento più concitato è stato quello del corpo libero: per italiane e americane è stato infatti l’ultimo e le aspettative erano molto alte perché è l’attrezzo in cui Simone Biles dà solitamente il meglio, ma anche D’Amato ed Esposito si sono classificate molto bene alle gare individuali (rispettivamente quinta e settima). Le due atlete non hanno fatto in realtà bene quanto ci si aspettava, ma ha fatto invece benissimo Angela Andreoli, l’ultima delle tre che partiva però da un punteggio più basso, e che è stata infatti acclamata moltissimo ancora prima che venisse fuori il suo risultato.
La grande assente della ginnastica artistica italiana quest’anno è Vanessa Ferrari, che alle ultime Olimpiadi aveva appunto vinto l’argento nel corpo libero. Lo scorso giugno aveva fatto sapere che avrebbe rinunciato perché in palestra «nello stacco di un salto, il mio polpaccio ha ceduto» e che «non ci sono le tempistiche per recuperare una lesione muscolare».
Nei prossimi giorni le atlete italiane che si sono classificate gareggeranno ancora individualmente su tutti e quattro gli attrezzi (il cosiddetto all-around) giovedì alle 18:15, nelle parallele domenica alle 15:40 e lunedì alla trave (12:38) e al corpo libero (14:23). La finale del volteggio sarà sabato alle 16:20, ma senza italiane.