La Corea del Nord ha detto di aver soccorso più di 5mila persone isolate a causa di grandi inondazioni

In questa foto fornita dal governo nordcoreano, il dittatore Kim Jong Un ispeziona un'area colpita dalle inondazioni in Corea del Nord, il 28 luglio 2024. (Korean Central News Agency/Korea News Service via AP)
In questa foto fornita dal governo nordcoreano, il dittatore Kim Jong Un ispeziona un'area colpita dalle inondazioni in Corea del Nord, il 28 luglio 2024. (Korean Central News Agency/Korea News Service via AP)

Lunedì la KCNA, l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana, ha detto che negli ultimi due giorni più di 5mila persone che erano rimaste isolate a causa di grandi inondazioni nel nord-ovest del paese sono state soccorse grazie a importanti operazioni di evacuazione dirette dal dittatore Kim Jong Un. Sabato forti piogge avevano fatto esondare il fiume Yalu, che delimita il confine fra la Corea del Nord e la Cina, e avevano isolato i residenti delle città di Sinuiju e Uiju. Secondo quanto scritto dalla KCNA le persone sono state soccorse grazie all’impiego di dieci elicotteri, ma non sono stati forniti dettagli sui danni causati dalle inondazioni o se ci siano stati dei morti.

Kim Jong Un ha visitato le aree alluvionate e ha incolpato i funzionari locali della crisi, definendo il loro atteggiamento irresponsabile. Si è poi presentato come il coordinatore delle operazioni di soccorso, che i media statali hanno definito «miracolose».