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  • Lunedì 29 luglio 2024

La Bulgaria le sta provando tutte per formare un nuovo governo

Il presidente ha dato il mandato a un piccolo partito arrivato sesto alle elezioni di giugno, le seste in tre anni, dopo che tutti gli altri avevano fallito

Il primo ministro Dimitar Glavchev e il suo governo ad interim prestano giuramento nel parlamento bulgaro prima delle elezioni di giugno. Sofia, 9 aprile 2024 (AP Photo/ Valentina Petrova)
Il primo ministro Dimitar Glavchev e il suo governo ad interim prestano giuramento nel parlamento bulgaro prima delle elezioni di giugno. Sofia, 9 aprile 2024 (AP Photo/ Valentina Petrova)
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Lunedì il presidente bulgaro Rumen Radev ha conferito al partito populista di destra C’è un popolo come questo (ITN) il mandato per formare un governo. Il fatto piuttosto insolito è che ITN è arrivato sesto alle elezioni legislative – le seste in tre anni – che si sono svolte a inizio giugno senza produrre una chiara maggioranza parlamentare: la scelta è ricaduta su ITN perché in questo mese e mezzo i due principali partiti del paese non sono riusciti a creare un governo di coalizione stabile.

La Bulgaria è lo stato membro più povero dell’Unione Europea, uno dei più corrotti e ha una situazione politica estremamente frammentata e instabile. La forza politica più votata alle elezioni parlamentari è stato il partito di centrodestra Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria (GERB), che è guidato da Boyko Borisov, primo ministro quasi ininterrottamente tra il 2009 e il 2021. Le elezioni, tenute in concomitanza con quelle europee, erano state fissate dopo che lo scorso marzo il primo ministro Nikolai Denkov aveva dato le dimissioni e che era caduta la coalizione di governo sostenuta da GERB e dal suo partito centrista, Continuiamo il cambiamento (PP), poi arrivato terzo alle elezioni.

L’ITN, che alle elezioni ha ottenuto solo 16 dei 240 seggi dell’Assemblea Nazionale, il parlamento unicamerale bulgaro, non avrà limiti di tempo per cercare di formare un nuovo governo: se fallirà tuttavia il paese dovrà tornare a votare. Il suo leader, Toshko Yordanov, ha detto che lui e i suoi collaboratori sono «estremamente consapevoli della grave crisi in cui versa il paese e della responsabilità che il mandato comporta». Ha aggiunto che l’ITN terrà «colloqui con tutti i parlamentari, compresi i deputati indipendenti» e che «le negoziazioni saranno estremamente trasparenti, sotto gli occhi di tutti»: un riferimento alla retorica antiélite e anticorruzione del partito.

La Bulgaria ha bisogno di un governo stabile non solo per migliorare la sua situazione interna ma anche quella europea: nonostante sia membro dell’Unione dal 2007, i processi per la sua completa adesione all’Eurozona, che includono l’adozione dell’euro e la piena entrata nell’area Schengen, sono stati rimandati già due volte per l’impossibilità della Bulgaria di raggiungere gli standard sull’inflazione richiesti dall’Unione. Nel Parlamento Europeo ITN siede nel gruppo di partiti di destra ed estrema destra dei Conservatori e Riformisti Europei, guidato da Fratelli d’Italia.

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