In Libia dodici funzionari pubblici sono stati condannati per il crollo delle dighe nelle alluvioni del settembre 2023

La città di Derna, in Libia, dopo le alluvioni del settembre 2023
La città di Derna dopo le alluvioni del settembre 2023 (EPA)

Domenica un tribunale di Derna, in Libia, ha condannato con pene tra i 9 e i 27 anni di carcere dodici funzionari pubblici. Queste dodici persone (che possono fare appello) sono ritenute responsabili del crollo delle due dighe durante le alluvioni che nel settembre dell’anno scorso cedettero sotto piogge intense, causando l’inondazione della città e uccidendo più di 11mila persone. A tre dei condannati è stato ordinato di restituire le tangenti che avrebbero ricevuto, ha detto la procura generale di Tripoli; tra le altre accuse c’erano negligenza e spreco di denaro pubblico.

Subito dopo le alluvioni era stato chiaro che anni di divisione politica del paese, corruzione e insufficienti interventi di manutenzione delle infrastrutture avevano contribuito alle conseguenze di un disastro naturale per il quale la Libia era fortemente impreparata. A gennaio un rapporto della Banca Mondiale, delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea aveva stimato danni per 1,7 miliardi di euro e ipotizzato che il crollo delle dighe fosse dovuto in parte a come erano state progettate, basandosi su informazioni idrogeologiche obsolete, e in parte alla mancanza di manutenzione e investimenti.

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