La via Appia è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO
Sabato il Comitato del Patrimonio mondiale dell’UNESCO, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della protezione e della conservazione di luoghi significativi dal punto di vista storico, culturale e ambientale, ha inserito la via Appia antica, a Roma, nella propria lista dei patrimoni dell’umanità. La via Appia fu costruita dai romani tra il IV e il III secolo avanti Cristo per collegare Roma a Brindisi, ed è considerata una delle più notevoli opere di ingegneria civile della cultura antica. Ora è diventata il 60esimo sito patrimonio dell’UNESCO che si trova in Italia, che già in precedenza era il paese che ne aveva di più.
La candidatura della via Appia a patrimonio dell’umanità dell’UNESCO era stata proposta dal ministero della Cultura italiano, insieme a una serie di amministrazioni locali ed enti culturali, nel gennaio del 2023. Il Comitato ha approvato la candidatura a New Delhi, in India, dove dal 21 luglio e fino al 31 è in corso la sua 46esima riunione annuale: uno degli obiettivi era proprio esaminare le proposte d’iscrizione alla lista di 27 siti candidati, oltre a verificare lo stato di conservazione di 124 siti già iscritti.
Quando un sito viene insignito del titolo di “patrimonio dell’umanità”, l’UNESCO si impegna a preservarlo per trasmetterlo alle generazioni future, anche attraverso forme di cooperazione internazionale per la tutela del patrimonio culturale. Concretamente significa proteggere i luoghi da conflitti militari, disastri naturali, o saccheggi. Da tempo, però, si discute anche di quanto questo modello finisca per trasformare automaticamente i luoghi in un’attrazione turistica, attirando milioni di persone e un turismo non necessariamente sostenibile.
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