Non si sa ancora molto sul sabotaggio dell’alta velocità in Francia
Ma gli obiettivi sono stati scelti per massimizzare i disagi e un terzo dei treni di sabato è cancellato
Le autorità francesi ancora non conoscono l’identità delle persone che nelle prime ore di venerdì hanno sabotato in tre diversi punti la rete ferroviaria ad alta velocità nazionale, causando ritardi e cancellazioni che hanno coinvolto 800mila passeggeri nel giorno della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi. Diversi ministri del governo francese hanno promesso che i responsabili dei sabotaggi saranno arrestati, e sono circolate alcune ipotesi finora senza conferme.
«Invito tutti a essere cauti», ha detto il primo ministro dimissionario Gabriel Attal, «ciò che sappiamo è che questa operazione è stata preparata, coordinata per colpire i centri nevralgici: sapere dove colpire dimostra una certa conoscenza della rete». Le indagini potrebbero concentrarsi sul tentativo di sabotaggio sventato, sulla tratta tra Parigi e Marsiglia, dal personale di SNCF (la società che gestisce le ferrovie nazionali) che ha chiamato la polizia quando ha visto avvicinarsi ai binari alcuni sconosciuti, poi fuggiti.
I tre sabotaggi riusciti sono stati invece nella zona di Courtalain, snodo verso Bordeaux e la Bretagna; nei pressi di Arras, sulla tratta verso nord e il Passo di Calais; e a Pagny-sur-Moselle, dove passano i treni da Metz e anche quelli in arrivo dalla Germania attraverso Strasburgo. Sono punti in cui i binari si biforcano in due direzioni diverse: in questi tre punti è stato dato fuoco alle condutture dei cavi che trasmettono informazioni di sicurezza ai conducenti e comandi agli scambi sui binari, bloccando la circolazione per diverse ore.
Le Monde ha spiegato che la scelta degli obiettivi richiedeva una conoscenza precisa della rete, ma che l’azione in sé non è particolarmente complicata. «Disattivare quel tipo di impianti è alla portata di un bambino di dieci anni», ha detto Fabrice Charrière, segretario generale di uno dei principali sindacati dei ferrovieri francesi (l’UNSA Ferroviaire).
La procura di Parigi, che ha competenza esclusiva sui “crimini che ledono gli interessi fondamentali della nazione”, ha aperto un’indagine, a cui partecipano i servizi segreti e la sezione antiterrorismo della polizia. In passato, gli autori di atti dolosi contro la rete ferroviaria sono rimasti per lo più ignoti. Lo scorso 8 maggio sui binari tra Aix-en-Provence e Marsiglia era stato trovato un dispositivo incendiario, nei giorni in cui la torcia olimpica stava passando in quella regione meridionale della Francia.
I media hanno ipotizzato un possibile coinvolgimento di gruppi di estrema sinistra, principalmente perché responsabili di altri sabotaggi negli scorsi anni, ma non ci sono al momento rivendicazioni né conferme. Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha scritto su X che secondo Israele i sabotaggi sarebbero stati compiuti «sotto l’influenza» dei gruppi islamisti affiliati all’Iran, un’altra accusa senza alcun riscontro.
Intanto il traffico ferroviario è tornato alla normalità sulla linea ad alta velocità diretta a est. Sulle altre due direttrici colpite – nord e sud-ovest – sono stati ripristinati due terzi dei treni, con ritardi non superiori alle due ore. Significa comunque che su queste tratte un terzo dei treni ad alta velocità è stato cancellato tra quelli previsti nella giornata di sabato.
Venerdì l’Eurostar ha cancellato un quarto delle corse previste per il fine settimana tra Parigi, Bruxelles e Londra. Tra chi venerdì ha dovuto cambiare i piani di viaggio, oltre ad alcuni atleti olimpici, c’è stato il primo ministro britannico Keir Starmer, che voleva andare a Parigi in treno ma alla fine ha dovuto prendere un aereo.
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