Due importanti capi del cartello messicano di Sinaloa sono stati arrestati
Ismael Zambada García, detto El Mayo, e Joaquín Guzmán López controllavano buona parte del traffico di droga negli Stati Uniti
Nella notte fra giovedì e venerdì sono stati arrestati negli Stati Uniti due importanti capi del cartello di Sinaloa, una delle più grandi organizzazioni al mondo per il traffico di droga. Sono Ismael Zambada García, detto El Mayo, che più di 30 anni fa aveva fondato l’organizzazione con il più noto El Chapo, e uno dei figli di quest’ultimo, Joaquín Guzmán López. È probabilmente il più grande successo negli sforzi delle forze dell’ordine statunitensi nella lotta contro i cartelli messicani dall’arresto di El Chapo, nel 2016.
Zambada ed El Chapo (il cui vero nome è Joaquín Guzmán Loera) fondarono il cartello di Sinaloa (dal nome dello stato messicano in cui fu creato) alla fine degli anni Ottanta, dopo il collasso del cartello di Guadalajara, un tempo la principale organizzazione criminale messicana. Negli anni Novanta e Duemila il cartello di Sinaloa si scontrò in maniera particolarmente violenta con gli altri gruppi criminali messicani, e riuscì ad affermarsi come la principale organizzazione coinvolta nel narcotraffico verso gli Stati Uniti, ma anche verso l’Europa e altri luoghi.
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Il cartello di Sinaloa si occupa principalmente del traffico di cocaina e fentanyl, un oppiode sintetico che da anni negli Stati Uniti crea enormi problemi di salute pubblica. Negli ultimi anni nel paese le morti legate al consumo di cocaina sono aumentate: la ragione principale è che, nella maggior parte dei casi, la cocaina viene mischiata proprio con il fentanyl, una sostanza i cui effetti particolarmente potenti rendono facile andare in overdose, anche inavvertitamente.
Mentre El Chapo curava molto la propria immagine pubblica ed era assai noto sui media, Zambada faceva una vita più appartata, ed era quello con le maggiori connessioni con la politica messicana. Durante il processo contro El Chapo il figlio di Zambada accusò il padre di aver corrotto gran parte dei funzionari del governo messicano, così da poter vivere liberamente. A differenza della maggior parte dei membri dei cartelli Zambada finora non era mai stato in prigione.
I dettagli dell’arresto di Zambada e Guzmán non sono ancora stati chiariti: sembra che giovedì siano saliti su un jet privato in Messico e al loro arrivo negli Stati Uniti siano stati arrestati. Sembra che Guzmán stesse collaborando con la giustizia statunitense, probabilmente per ottenere condizioni migliori per se stesso e suo fratello Ovidio Guzmán-López, arrestato l’anno scorso, e abbia indotto Zambada a salire sul jet con l’inganno.