Gli atleti russi alle Olimpiadi ci sono, se sai dove cercarli
15 parteciperanno come "neutrali", molti altri hanno cambiato nazionalità negli ultimi due anni per aggirare la squalifica della Russia a causa della guerra in Ucraina
Alle Olimpiadi di Parigi, che cominciano oggi, gli atleti russi e bielorussi possono partecipare solo come “atleti neutrali”, cioè senza bandiera, senza divise del proprio paese, senza inni nazionali, e dopo aver dimostrato di non avere legami con l’esercito o di non aver sostenuto l’invasione russa dell’Ucraina. Per quel che riguarda la Russia, gli atleti che parteciperanno così ai Giochi saranno 15. Il numero dei russi alle Olimpiadi sarà però decisamente superiore: alcune decine di atlete e atleti nati in Russia gareggeranno infatti per altri paesi, dopo aver cambiato negli ultimi due anni la loro nazionalità.
Non tutti hanno fatto questa scelta per motivi politici: molti l’hanno fatta per l’ambizione personale di partecipare alla manifestazione, evitando le sanzioni che da tempo sono state imposte al Comitato olimpico russo. Prima che il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) definisse le regole per gli atleti neutrali, molti avevano già scelto vie alternative. In alcuni casi in patria hanno ancora dei tifosi, ma la retorica del governo tende a descriverli come “traditori”.
La Russia di fatto non ha una squadra olimpica con nome e bandiera da Rio de Janeiro 2016: nelle seguenti tre Olimpiadi, gli atleti russi hanno gareggiato come Comitato Olimpico Russo (ROC) a causa del grandissimo scandalo legato al doping di stato. Questa è invece la prima edizione in cui la squalifica è legata all’invasione dell’Ucraina del 2022. A Londra 2012, le ultime Olimpiadi in cui la Russia non incorse in qualche genere di squalifica (anche a Rio alcune federazioni sportive furono escluse per doping) parteciparono 429 atleti russi, a Tokyo 2020 furono 330, sotto la sigla ROC: in entrambi i casi la Russia fu terza per numero di medaglie vinte.
A Parigi la rappresentanza sarà notevolmente più ristretta, così come le ambizioni di vittoria, ma molti atleti russi cercheranno un podio olimpico con altre nazioni. Il sito russo Sport Express ha analizzato le liste dei partecipanti di tutti i paesi (non definitive), trovando 58 atleti nati in Russia: alcuni si sono trasferiti in Europa o Israele da piccoli, altri sono emigrati per questioni personali, la maggior parte lo ha fatto negli ultimi due anni per evitare le sanzioni e partecipare alle Olimpiadi.
Il Wall Street Journal ha trovato almeno 18 esempi di atleti russi che gareggeranno a Parigi per altre nazioni dopo recenti cambi di nazionalità. Fra questi ci sono il lottatore Georgii Okorokov, originario della Jacuzia (una regione della Russia che si trova nella Siberia orientale), che ha preso la cittadinanza australiana nel 2022; la nuotatrice Anastasiia Kirpichnikova, che gareggerà per la Francia; la maratoneta Sardana Trofimova, che rappresenterà il Kyrgyzstan; il tuffatore Igor Myalin, che ha scelto l’Uzbekistan.
Molti dei russi che hanno cambiato nazionalità hanno scelto repubbliche ex sovietiche, dove è più semplice ottenere la cittadinanza e dove spesso si parla anche il russo. Secondo Sport Express ci sono 7 russi nella squadra uzbeka, 5 in quella serba, 4 ciascuno in Azerbaigian e Kazakistan.
Secondo il ministero dello Sport russo 67 atleti hanno cambiato nazionalità dall’inizio del 2022, ma il numero potrebbe in realtà essere molto superiore. I cambi di nazionalità sono spesso stati criticati dal governo russo. Dmitry Svishchev, presidente della commissione della Duma (il parlamento russo) che si occupa dello sport, ha detto: «Il nostro paese ha investito risorse, potenziale e conoscenze per questi atleti: i loro successi dipendono anche dalle scuole sportive russe e sovietiche».
Ma sono stati criticati anche gli atleti che hanno scelto di partecipare come “neutrali” (il più noto è il tennista Daniil Medvedev): il presidente del Comitato olimpico russo Stanislav Pozdnyakov li ha definiti «una squadra di agenti stranieri». Inizialmente erano stati invitati a partecipare alle Olimpiadi come neutrali 36 atleti russi: 21 non hanno accettato l’invito, per lo più dopo imposizioni delle loro federazioni, in particolare di judo e lotta.
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