L’esercito israeliano ha detto di aver recuperato i corpi di cinque persone prese in ostaggio durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre

Persone mostrano dei cartelli con le foto di alcuni ostaggi israeliani rapiti durante una manifestazione a Tel Aviv, il 24 luglio del 2024
Persone mostrano dei cartelli con le foto di alcuni ostaggi israeliani rapiti durante una manifestazione a Tel Aviv, il 24 luglio del 2024 (AP Photo/ Ariel Schalit)

L’esercito israeliano (IDF) ha detto di aver recuperato i corpi di cinque persone che erano state prese in ostaggio dal gruppo radicale palestinese di Hamas durante i violenti attacchi dello scorso 7 ottobre nel territorio di Israele. I corpi sono stati trovati mercoledì durante un’operazione nell’area di Khan Yunis, la seconda città più grande della Striscia di Gaza, che nei giorni scorsi l’esercito israeliano ha ripreso ad attaccare con ferocia: sono quelli di due soldati e tre civili, tra cui un’insegnante di scuola dell’infanzia di 56 anni. Secondo l’IDF quest’ultima sarebbe morta mentre era tenuta in ostaggio, e i quattro uomini sarebbero stati uccisi durante gli scontri del 7 ottobre. I loro corpi sarebbero stati quindi portati nella Striscia.

Mercoledì nel suo discusso discorso al Congresso degli Stati Uniti il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato in termini assai poco concilianti dell’invasione nella Striscia e ha invece ribadito che la guerra finirà quando Hamas si arrenderà, verrà disarmato e libererà tutti gli ostaggi. Con il ritrovamento di mercoledì, mancano ancora 111 delle 251 persone prese in ostaggio da Hamas, tra cui 39 che l’IDF ritiene morte.

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