La polizia ucraina ha arrestato un diciottenne sospettato per l’uccisione dell’ex parlamentare e linguista Iryna Farion

Iryna Farion nel 2023 (ANSA/Anastasiia Smolienko/Ukrinform via ZUMA Press Wire)
Iryna Farion nel 2023 (ANSA/Anastasiia Smolienko/Ukrinform via ZUMA Press Wire)

Giovedì a Dnipro, in Ucraina, è stato arrestato un ragazzo di diciotto anni sospettato di aver sparato e ucciso l’ex parlamentare e linguista Iryna Farion. Il ministro dell’Interno ucraino Igor Klymenko ha detto che il ragazzo aveva tre appartamenti in affitto a Leopoli, la città in cui Farion era stata uccisa venerdì scorso, e che probabilmente aveva pianificato l’omicidio insieme ad altre persone. La polizia ucraina ha detto che sta esaminando delle informazioni non ancora verificate, diffuse dal canale Telegram russo Astra, secondo cui il sospettato potrebbe far parte del gruppo neonazista russo NS/WP (acronimo di National Socialism/White Power).

Farion, che aveva 60 anni, era entrata nel partito nazionalista Svoboda (Libertà) nel 2005 ed era stata eletta in parlamento nel 2012. Successivamente aveva fatto parte del Consiglio regionale di Leopoli. Era molto conosciuta per le sue campagne volte a promuovere l’utilizzo della lingua ucraina, l’unica ufficiale nel paese, a discapito di quella russa, che è ancora la prima lingua di una parte della popolazione ucraina per via dei decenni in cui il paese ha fatto parte dell’Unione Sovietica.