Le indagini sull’aggressione del giornalista della Stampa a Torino
Sono stati identificati quattro militanti di CasaPound che sabato avrebbero picchiato Andrea Joly
Le indagini sull’aggressione contro il giornalista della Stampa Andrea Joly avvenuta sabato a Torino hanno portato all’identificazione di quattro persone, militanti del gruppo di estrema destra CasaPound e della Lega attivi a Torino e provincia.
Joly era stato aggredito fuori da un circolo storicamente frequentato da gruppi e militanti di estrema destra, l’Asso di Bastoni. Sabato si festeggiavano i sedici anni del circolo, e nella strada lì davanti c’erano fra le cento e le duecento persone che cantavano inni militari e cori nostalgici del fascismo. Joly stava filmando e fotografando la scena quando è stato fermato da alcuni presenti: i video dei residenti e delle telecamere di sorveglianza mostrano poi un gruppo di persone spintonarlo e picchiarlo mentre è a terra, prima che riesca a rialzarsi e fuggire.
I video hanno permesso di identificare quattro delle persone ritenute responsabili: Maurizio Galiano, 53 anni, Igor Bosonin, 46 anni, Euclide Rigato, 45 anni, Marco Berra, 35 anni. Secondo Repubblica avrebbero tutti dei precedenti penali legati ad azioni compiute nel corso della militanza in CasaPound, fra cui violenza privata, danneggiamento e lesioni.
Galiano fa il tassista ed è stato consigliere comunale di Varisella, un piccolo comune di circa 825 abitanti nella città metropolitana di Torino. Bosonin è un tecnico industriale: si era candidato sindaco a Ivrea con CasaPound, poi al consiglio comunale come capolista della Lega, in entrambi i casi senza essere eletto. Il deputato della Lega Alessandro Giglio Vigna, che qualche mese fa aveva definito Bosonin «una persona impegnata nel sociale, con esperienza amministrativa, padre di famiglia», ha detto che gli è stata ritirata la tessera da sostenitore del partito. Rigato è un amico di Bosonin e frequentatore piuttosto assiduo dell’Asso di Bastoni. Marco Berra sarebbe la persona che per prima si era avvicinata al giornalista, Andrea Joly, chiedendogli «sei con noi?» e poi dicendogli di smettere di filmare la festa, appena prima dell’aggressione.
Le case dei quattro sono state perquisite, e sono stati sequestrati gli indumenti che indossavano sabato sera, che hanno contribuito alla loro identificazione. Anche l’Asso di Bastoni è stato perquisito, ma in questo caso senza che le forze dell’ordine trovassero elementi rilevanti per le indagini. Galiano, Bosonin, Rigato e Berra sono indagati per violenza privata e lesioni aggravate dai futili motivi e dal fatto di aver agito in più persone contro una.
Intanto un intervento sulla vicenda fatto martedì dal presidente del Senato Ignazio La Russa ha causato qualche discussione: durante un incontro con i giornalisti La Russa aveva espresso solidarietà con il giornalista e condannato l’aggressione, ma aveva anche detto di non credere che Joly «passasse da lì per caso» e che «sarebbe stato meglio che avesse dichiarato di essere un giornalista». Il direttore della Stampa Andrea Malaguti ha risposto con un editoriale molto seccato, in cui oltre a definire «al di sotto del limite morale inferiore» le posizioni di La Russa sottolinea come la festa e l’aggressione siano avvenute in una strada, e non in un luogo chiuso o privato.