Le polemiche sulla serie tv che forse causò un incendio a Stromboli non sono ancora finite
Il presidente della Sicilia Schifani ha chiesto di sospendere la messa in onda di “Sempre al tuo fianco”, che inizierà sulla Rai il 15 settembre
Negli ultimi giorni c’è stato uno scambio polemico tra il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, di Fratelli d’Italia, e il presidente della Sicilia Renato Schifani, di Forza Italia. La discussione ha riguardato l’opportunità di mandare in onda Sempre al tuo fianco, la fiction prodotta per la Rai dal cui set, nel maggio del 2022, probabilmente partì un incendio che distrusse circa metà della vegetazione dell’isola di Stromboli. La serie dovrebbe essere trasmessa su Rai 1 a partire dal prossimo 15 settembre: secondo Schifani andrebbe sospesa, mentre Musumeci è favorevole alla diffusione.
Sempre al tuo fianco è diretta da Marco Pontecorvo, ha come protagonista l’attrice Ambra Angiolini e parla del lavoro della Protezione civile: quando si sviluppò l’incendio la produzione si trovava a Stromboli per girare una puntata dedicata all’attività degli operatori su un’isola vulcanica.
Lo scorso 14 aprile i dirigenti di Rai Fiction avevano incontrato il sindaco di Lipari Riccardo Gullo (che ha competenze anche sull’isola di Stromboli) e i cittadini dell’isola, che si erano detti fermamente contrari alla trasmissione della serie almeno fino a quando non saranno state accertate tutte le responsabilità. Alla fine però questa è comunque stata inclusa nell’offerta Rai per la stagione 2024/2025, presentata lo scorso 19 luglio.
In un’intervista con Repubblica, Schifani ha contestato la decisione di mandare in onda la serie nonostante «il parere negativo unanime» degli abitanti di Stromboli. Ha anche criticato la società 11 Marzo Film, che ha prodotto la serie per conto della Rai, sostenendo che questa non abbia ancora pagato i risarcimenti dovuti a causa dell’incendio, e ha definito la serie «una produzione che non ha assolutamente la valenza di promozione turistica e che appare controproducente e inopportuna». Ha detto che in questi giorni avrebbe contattato l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, e la Commissione parlamentare di vigilanza dei servizi radiotelevisivi per chiedere di sospendere la messa in onda.
Rispondendo a Schifani, Musumeci ha definito Sempre al tuo fianco una serie «di alto valore educativo e formativo» e ha descritto le posizioni del presidente della Sicilia come «animate da pregiudizi o da interessi di categoria che mal si conciliano con una doverosa politica di prevenzione del rischio».
Lo scorso aprile la procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) ha notificato la chiusura delle indagini preliminari a carico di quattro persone, accusate di disastro ambientale, e due società (ma non la Rai), accusate di responsabilità amministrativa per il reato ambientale. L’incendio si sviluppò il 25 maggio del 2022 e probabilmente partì dal set della fiction. Per spegnerlo ci vollero 24 ore: furono impiegati aerei che lanciarono acqua sui roghi e ai vigili del fuoco e alla Protezione civile si aggiunsero molti volontari. Distrusse circa metà della vegetazione dell’isola, alcune abitazioni furono danneggiate e anche l’osservatorio vulcanologico venne raggiunto dal fuoco. Il vento di scirocco di quelle ore facilitò il diffondersi delle fiamme.
Subito dopo l’incendio la società 11 Marzo Film diffuse un comunicato in cui esprimeva solidarietà agli abitanti dell’isola ma attribuiva la causa dell’incendio «al caso e all’imprevedibile». La produzione disse anche che tutti i permessi e le autorizzazioni erano stati «richiesti e acquisiti». Il comunicato specificò che, anche se non era obbligata a farlo, «aveva richiesto e ottenuto la presenza e il supporto dei vigili del fuoco».
L’allora sindaco Marco Giorgianni ricordò che era in vigore un’ordinanza che vietava di accendere fuochi nelle giornate ventose e negli interi periodi in cui ci sono venti di scirocco. Disse anche che il giorno del rogo non aveva dato alcuna autorizzazione per arrivare a 400 metri di quota. Salvo Cantale, responsabile emergenze dei vigili del fuoco per la Sicilia, disse che nella sceneggiatura inviata dalla produzione non era segnalato che sarebbe stato acceso un fuoco durante le riprese.