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  • Martedì 23 luglio 2024

Si è dimessa Kimberly Cheatle, la direttrice del Secret Service

L'agenzia era stata molto criticata per non aver saputo prevenire l'attentato contro Donald Trump dello scorso 13 luglio

Kimberly Cheatle prima di un'udienza parlamentare sull'attentato in cui un ventenne ha cercato di uccidere Donald Trump, il 22 luglio (AP Photo/J. Scott Applewhite)
Kimberly Cheatle prima di un'udienza parlamentare sull'attentato in cui un ventenne ha cercato di uccidere Donald Trump, il 22 luglio (AP Photo/J. Scott Applewhite)
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Si è dimessa Kimberly Cheatle, la direttrice del Secret Service, l’agenzia del governo statunitense che si occupa della sicurezza del presidente, del vice e degli ex presidenti. L’ha annunciato martedì con una email inviata al suo staff. Era direttrice dell’agenzia dal 2022.

Il Secret Service era stato molto criticato ed era finito al centro di varie indagini dopo l’attentato contro Donald Trump dello scorso 13 luglio, nel quale l’ex presidente degli Stati Uniti era stato ferito in modo non grave a un orecchio da un ragazzo di vent’anni che gli aveva sparato durante un comizio in Pennsylvania.

Lunedì Cheatle aveva partecipato a un’udienza nella quale vari parlamentari l’avevano duramente criticata per i problemi nella gestione della sicurezza al comizio. In quell’occasione Cheatle aveva definito l’attentato «il più grande fallimento operativo» del Secret Service negli ultimi decenni e si era presa la responsabilità per le falle nella sicurezza. Non aveva però risposto in modo chiaro a molte delle domande che le erano state poste: per esempio, non aveva detto quanti agenti erano stati assegnati alla protezione di Trump, oppure perché il tetto su cui si era appostato l’attentatore era stato lasciato fuori dal perimetro di sicurezza nonostante si trovasse a poco più di 100 metri dal palco da cui avrebbe parlato l’ex presidente.

Alla fine dell’udienza 15 membri del Congresso, di cui 12 Repubblicani e tre Democratici, avevano chiesto a Cheatle di dimettersi, ma lei aveva risposto dicendo di non averne intenzione. Nell’email di martedì con cui ha annunciato le dimissioni, Cheatle ha scritto che in quanto direttrice si prende «la piena responsabilità per le mancanze nella sicurezza».

Cheatle ha 53 anni ed era entrata nel Secret Service subito dopo gli studi universitari, quasi 30 anni fa. Durante gli attacchi dell’11 settembre 2001 aveva fatto parte della squadra che si era occupata della sicurezza dell’allora vicepresidente Dick Cheney. In seguito fece parte della scorta di Joe Biden, dal 2008 al 2016, quando era vicepresidente: in particolare era incaricata della protezione di sua moglie Jill Biden. Lasciò temporaneamente l’agenzia nel 2021, e vi rientrò nel 2022 quando Biden, a quel punto presidente, la nominò capo del Secret Service.

– Leggi anche: I problemi del Secret Service arrivano da lontano

Nella serata di sabato 13 luglio (notte in Italia) Thomas Matthew Crooks, un ragazzo di vent’anni, sparò diversi colpi di arma da fuoco contro Trump durante un comizio a Butler, una cittadina a nord di Pittsburgh, in Pennsylvania. Crooks fu poi ucciso dagli agenti del Secret Service, mentre Trump fu ricoverato brevemente in ospedale e tornò poi in aereo nella sua casa in New Jersey. Oltre a Trump, durante il comizio furono colpite anche alcune persone tra il pubblico: un uomo è morto e altri due sono stati feriti gravemente, ma sono sopravvissuti. Non sono ancora chiari i moventi di Crooks.

Nei giorni successivi era emerso che Crooks era in realtà stato visto prima dell’inizio del comizio mentre si aggirava attorno agli edifici da cui in seguito avrebbe sparato, ed era stato considerato una persona “sospetta” da alcuni agenti della polizia di Butler, ma si era poi perso fra il pubblico.

L’attentato a Trump è stato il primo contro un presidente o ex presidente degli Stati Uniti dal 1981, quando l’allora presidente Ronald Reagan (Repubblicano) fu colpito da un proiettile che gli perforò un polmone mentre saliva in macchina dopo un comizio a Washington, D.C. Reagan sopravvisse, ma rimase diversi giorni in ospedale.