La serie tv più citata in queste ore

Si chiama "Veep" ed è incentrata su una vicepresidente degli Stati Uniti un po' vanesia che diventa presidente suo malgrado

Julia Louis-Dreyfus in una puntata di "Veep"
Julia Louis-Dreyfus in una puntata di "Veep"
Caricamento player

Dopo il ritiro del presidente statunitense Joe Biden dalle elezioni presidenziali che si terranno a novembre, e il fatto che verosimilmente il Partito Democratico candiderà al suo posto l’attuale vicepresidente Kamala Harris, sui social network stanno circolando moltissime scene di una serie tv finita cinque anni fa con cui le vicende degli ultimi giorni hanno diversi punti di contatto.

La serie si chiama Veep, un riferimento alla sigla con cui negli Stati Uniti viene identificato il vicepresidente, cioè VP. È stata trasmessa per sette stagioni sul canale statunitense a pagamento HBO (in Italia è disponibile su Sky) ed è incentrata su una vicepresidente degli Stati Uniti che per una serie di circostanze piuttosto fortuite si ritrova a sostituire il presidente degli Stati Uniti e a candidarsi alle successive elezioni presidenziali. La vicepresidente è interpretata dall’attrice e comica Julia Louis-Dreyfus, che in precedenza era nota soprattutto per la sua partecipazione a varie edizioni dello show comico Saturday Night Live e per una delle parti principali nella sit-com Seinfeld. Per la sua interpretazione in Veep fra 2012 e 2017 Louis-Dreyfus vinse per sei volte il premio Emmy come migliore attrice protagonista in una serie comica (Veep è stata una di quelle serie che hanno avuto decisamente più successo di critica che di pubblico).

Oltre a Louis-Dreyfus diversi altri attori di Veep avevano un passato e un presente da comici, e infatti Veep è una serie in cui la politica rimane quasi in secondo piano. Nelle sette stagioni non viene mai specificato a quale partito appartiene Selina Meyer, cioè la vicepresidente interpretata da Louis-Dreyfus, né viene mostrato il presidente in carica. Il mondo politico viene usato soprattutto come sfondo per costruire situazioni buffe o un po’ grottesche. Meyer infatti è una politica inetta e vanesia, divorata dall’ambizione, molto più interessata ai privilegi garantiti dal suo incarico che a tutto il resto, capace però di occasionali momenti di brillantezza.

Nella serie comunque Meyer riesce a risultare piuttosto simpatica: un po’ per via delle doti attoriali notevoli di Louis-Dreyfus, un po’ per la costante irritazione verso di lei da parte del resto della politica statunitense e soprattuto dalla Casa Bianca, che considerano Meyer e il suo staff in buona sostanza degli incompetenti. La premessa della prima stagione fra l’altro è la sconfitta di Meyer alle primarie del partito, in cui partiva in grande vantaggio, e l’accordo mai veramente digerito per candidarsi a vicepresidente col suo avversario e futuro presidente, un certo Stuart Hughes.

– Leggi anche: E quindi, Kamala Harris

In questa storia qualcuno ci ha rivisto gli ultimi anni di carriera politica di Kamala Harris, ex senatrice della California che si candidò con moltissime ambizioni alle primarie dei Democratici del 2020. Ancora prima che si iniziasse a votare però Harris si era già ritirata dopo una campagna elettorale deludente e piena di inciampi. Dopo averla battuta alle primarie Joe Biden la scelse un po’ a sorpresa come candidata vicepresidente, e soprattutto nei suoi primi anni di mandato le affidò alcuni incarichi complicati, ingrati e impopolari (come è piuttosto normale per i vicepresidenti; e infatti anche Meyer se ne lamenta spesso dentro Veep). Fino a qualche settimana fa insomma Harris sembrava venire fuori in maniera piuttosto appannata da questi anni da vicepresidente.

Anche dentro Veep il personaggio di Meyer ha un mandato pieno di difficoltà, gaffe ed errori politici. A un certo punto però diventa presidente per via delle dimissioni di Hughes: la scena in cui comunica la notizia al suo staff, che reagisce a metà fra lo stupore e l’euforia sopra le righe, è circolata molto dopo l’annuncio di Biden.

Anche la scena in cui Meyer riceve la notizia delle dimissioni del presidente è stata molto ripresa, nelle ultime ore.

Veep fu molto citata anche nel 2020, quando Harris venne effettivamente eletta a vicepresidente insieme a Joe Biden. Qualche tempo fa peraltro Louis-Dreyfus ha visitato la Casa Bianca ed è stata salutata con grande calore proprio da Biden e Harris. «Tre vicepresidenti del passato e del presente, tutti nella stessa stanza», scrisse allora l’account Twitter della Casa Bianca.

Negli anni scorsi comunque uno dei responsabili della serie, David Mandel, ha detto più volte che il paragone con Meyer è assai poco lusinghiero per Harris. «Capisco che online le persone non vedano l’ora di paragonare Kamala a Selina. Personalmente ho deciso di non accettarlo. È troppo semplicistico, e non credo ne stiano parlando in maniera divertente», ha detto ancora qualche giorno fa a Vanity Fair.