La prossima riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea si terrà a Bruxelles anziché in Ungheria

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán nel 2021 (AP Photo/Olivier Matthys, Pool)
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán nel 2021 (AP Photo/Olivier Matthys, Pool)

Lunedì l’Alto rappresentante dell’Unione Europea Josep Borrell ha detto che la prossima riunione informale dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea si terrà a Bruxelles anziché in Ungheria, come previsto inizialmente, a causa delle azioni diplomatiche filorusse del primo ministro ungherese Viktor Orbán, fra cui una visita al presidente russo Vladimir Putin. Alla fine di una riunione formale dei ministri degli Esteri Borrell ha detto che quasi tutti loro hanno criticato la «mancanza di cooperazione sincera e leale da parte dell’Ungheria».

Dall’inizio di luglio l’Ungheria detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea, l’organo che riunisce i ministri dei paesi membri: secondo la prassi la riunione informale si sarebbe dovuta tenere là. Nonostante sia appena cominciato però il turno dell’Ungheria è già diventato un problema: nelle ultime settimane Orbán ha guidato controverse «missioni di pace» – così le ha chiamate – in Russia, Ucraina, Cina e Stati Uniti senza consultare prima gli altri leader europei. Ha inoltre criticato la posizione diplomatica dell’Unione Europea, definendola favorevole alla guerra in Ucraina.

La Commissione Europea, l’organo esecutivo dell’Unione, aveva già deciso di boicottare la presidenza dell’Ungheria, chiedendo ai suoi membri – i commissari, che hanno compiti paragonabili a quelli dei ministri – di non partecipare alle riunioni informali in cui sono coinvolti. Le riunioni formali invece si svolgono sempre a Bruxelles e in Lussemburgo, nelle sedi istituzionali del Consiglio. Le riunioni dei ministri della Difesa e degli Esteri non erano coinvolte in questo boicottaggio, dato che sono convocate dall’Alto rappresentante dell’Unione Europea e non dalla Commissione.

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