L’unico sport nuovo alle Olimpiadi di Parigi: la break dance
Cos'è e come funziona il “breaking”, come viene chiamato nella sua versione competitiva olimpica
Gli sport che attualmente vengono considerati “olimpici” in modo permanente sono in tutto 28, divisi a loro volta in diverse discipline. Ai Giochi di Parigi 2024 ne sono stati inseriti altri quattro come “aggiuntivi”, scelti cioè dal comitato organizzatore di queste specifiche Olimpiadi e potenzialmente da valutare per ammetterli in modo permanente tra gli sport olimpici. Tre di questi si erano già visti alle Olimpiadi di Tokyo: l’arrampicata sportiva, lo skateboard e il surf. Sono sport che nell’immaginario comune si associano ancora con una certa difficoltà a gare competitive, e ai Giochi di Parigi se ne aggiungerà per la prima volta uno per cui forse è ancora più difficile immaginare classifiche e medaglie: il “breaking”, la pratica sportiva della break dance.
Edizione dopo edizione le diverse Olimpiadi cambiano, mettono, tolgono e talvolta rimettono eventi, discipline e sport per provare a restare al passo con i tempi: capita che venga reso olimpico uno sport particolarmente seguito nel paese ospitante, oppure uno sport molto seguito dai giovani per intercettare il possibile interesse di spettatori nuovi. Il breaking debuttò ai Giochi olimpici giovanili di Buenos Aires del 2018 e l’anno successivo fu scelto come sport provvisorio per le Olimpiadi di Parigi per soddisfare, si legge nel programma ufficiale, alcuni obiettivi del comitato organizzatore: come «portare le Olimpiadi fuori dagli stadi, raggiungere un pubblico nuovo e collegare sport e cultura».
La break dance nacque all’inizio degli anni Settanta nel Bronx, il quartiere più a nord di New York, storicamente abitato soprattutto da afroamericani e portoricani, per fusione e integrazione di diverse discipline legate alla danza: assieme al rap, alla street art e al DJing si è affermata come una delle espressioni dell’hip hop. Si basa su una serie di movimenti dinamici, acrobatici e molto atletici, alcuni dei quali riconducibili alla ginnastica e alle arti marziali. Pur essendo ancora percepito come una pratica artistica e culturale, negli anni il breaking è diventato un’attività agonistica competitiva, che richiede grande preparazione e sforzo. È uno di quegli sport che prevedono dei giudici che assegnano un punteggio, come i tuffi o la ginnastica.
I momenti migliori di una giornata di qualificazioni olimpiche dello scorso anno
Le gare olimpiche di breaking si terranno a place de la Concorde, una delle principali piazze di Parigi, scelta per ospitare tutti gli sport da strada, cioè il basket 3 contro 3, la BMX, lo skateboard e appunto il breaking. Sedici atlete e sedici atleti, chiamati in gergo B-Girls e B-Boys, si affronteranno in quelle che vengono chiamate “battaglie” (in inglese battles) uno contro uno, nelle quali balleranno e improvviseranno una coreografia in base alla musica messa da un DJ. C’è un’atleta italiana qualificata, la 27enne Antilai Sandrini.
Ogni battaglia si gareggia al meglio dei tre round, cioè vince chi arriva per primo a due (ognuno dura un minuto): i giudici valuteranno la tecnica, l’esecuzione, il ritmo e l’originalità. Il 9 agosto ci sarà la gara femminile, il 10 quella maschile; saranno piuttosto intense, perché in mezza giornata si svolgeranno le gare di quattro gironi all’italiana composti da quattro atleti: i primi due di ogni girone passeranno alla fase a eliminazione diretta e ci saranno quindi quarti di finale, semifinali e finali (una per il primo-secondo posto, una per il terzo-quarto).
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