Laurence Tubiana, proposta nei giorni scorsi come prima ministra francese dalla coalizione di sinistra, ha ritirato la sua disponibilità

Laurence Tubiana, nel 2022 (AP Photo/Nariman El-Mofty)
Laurence Tubiana, nel 2022 (AP Photo/Nariman El-Mofty)

Lunedì l’economista francese Laurence Tubiana ha ritirato la sua disponibilità a diventare la nuova prima ministra della Francia dopo che da giorni circolava il suo nome per l’incarico. Era stata proposta dalla coalizione di sinistra del Nuovo Fronte Popolare (NFP), che alle elezioni legislative in Francia ha ottenuto il maggior numero di seggi all’Assemblea Nazionale, la camera bassa del parlamento. In un comunicato stampa diffuso su X (l’ex Twitter) Tubiana ha spiegato che la sua candidatura non aveva raccolto il consenso di tutta la coalizione.

«Noto che il mio nome ha incontrato opposizione all’interno del Nuovo Fronte Popolare», ha scritto Tubiana. «Tutto questo non mi sembra più portare alla pacificazione di cui abbiamo così tanto bisogno».

Nel comunicato Tubiana non lo dice esplicitamente, ma il partito che da giorni esprimeva più perplessità sul suo conto era La France Insoumise, il partito di sinistra radicale che controlla il numero di seggi più alto all’interno della coalizione. Le Monde scrive che diverse persone nel partito la ritenevano troppo moderata e vicina alle posizioni del presidente centrista Emmanuel Macron.

Tubiana è un’economista e diplomatica di 73 anni. Per anni si è occupata di cambiamento climatico: dal 2021 è la direttrice della Fondazione europea per il clima, una importante ong che si occupa di clima, e in precedenza era stata fra le persone che avevano più contribuito a trovare il cosiddetto Accordo di Parigi sul clima. Tubiana era stata proposta dai Socialisti, in accordo con altri membri della coalizione, cioè comunisti ed ecologisti.

– Leggi anche: La sinistra francese si sta già dividendo?