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  • Lunedì 22 luglio 2024

Lo staff di Joe Biden l’ha saputo un minuto prima

La ricostruzione dei giornali americani su cosa è successo domenica nella casa del presidente nel Delaware, durante le ore in cui Biden avrebbe deciso di ritirarsi

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden con alcune persone del suo staff a Washington, D.C., ad aprile (Anna Moneymaker/Getty Images)
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden con alcune persone del suo staff a Washington, D.C., ad aprile (Anna Moneymaker/Getty Images)
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Il presidente statunitense Joe Biden ha preso la decisione di ritirare la propria candidatura alle elezioni presidenziali del prossimo 5 novembre in meno di due giorni, tra sabato e domenica: pochissime persone erano state avvisate in anticipo e molti, anche all’interno del suo staff, hanno saputo la notizia poco prima che Biden la rendesse pubblica con una lettera diffusa su X alle 13:46 del 21 luglio (le 19:46 in Italia). Nonostante le molte pressioni, fino a domenica mattina Biden non aveva dato alcun segno di volersi ritirare, almeno pubblicamente. Al contrario: insieme ai suoi collaboratori continuava a ripetere di avere intenzione di portare a termine la campagna elettorale, puntando a vincere le elezioni.

Diversi giornali statunitensi, tra cui il New York Times, Politico e CNN, hanno raccontato cosa è successo nelle poche ore trascorse dal momento in cui Biden ha deciso di ritirarsi a quando l’ha annunciato: sono resoconti basati quasi solo su fonti anonime, ma comunque considerati affidabili e coerenti l’uno con l’altro, anche se pubblicati da media diversi.

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Mercoledì Biden era risultato positivo al COVID-19, aveva cancellato alcuni impegni relativi alla campagna elettorale ed era tornato nella sua casa di Rehoboth Beach, in Delaware, per passare un periodo di parziale isolamento.

Sabato pomeriggio due tra i più stretti consiglieri di Biden, Steve Ricchetti e Mike Donilon (capo della strategia e consigliere del presidente), avevano presentato al presidente alcuni dati molto preoccupanti sui sondaggi e sull’andamento delle raccolte fondi. Cinque persone informate dei fatti, ma rimaste anonime, hanno detto a Politico che i sondaggi erano stati condotti internamente dallo staff della campagna elettorale e mostravano che il presidente non aveva più possibilità di vincere.

Pare che quello sia stato un momento importante. Diverse ricostruzioni giornalistiche hanno raccontato come nelle settimane precedenti alcuni membri dello staff di Biden si fossero lamentati del fatto che i più stretti consiglieri del presidente avevano nascosto i dati negativi della campagna elettorale allo stesso Biden. Politico ha scritto che le cose sono cambiate sabato, con l’incontro con Ricchetti e Donilon. I due non avrebbero consigliato esplicitamente a Biden di ritirarsi, ma sarebbe stato durante quell’incontro che Biden avrebbe preso la decisione, secondo quanto riferito a CNN da una fonte anonima.

Dopo l’incontro Biden, Donilon e Ricchetti avevano iniziato a scrivere la lettera con cui Biden avrebbe annunciato il suo ritiro. Oltre a loro, nella residenza di Rehoboth c’erano la first lady Jill Biden, la vice responsabile dello staff Annie Tomasini e un consigliere di Jill Biden, Anthony Bernal.

Joe Biden insieme a Mike e Steve Ricchetti alla Casa Bianca, nel 2022

Joe Biden insieme a Mike Donilon e Steve Ricchetti alla Casa Bianca, nel 2022 (AP Photo/Andrew Harnik)

Intanto, fuori dalla casa di Rehoboth, in varie interviste e dichiarazioni i sostenitori di Biden continuavano a ripetere che il presidente non aveva intenzione di ritirarsi: sabato, per esempio, lo staff della sua campagna elettorale stava ancora organizzando degli eventi elettorali in Texas e in Georgia, a cui Biden avrebbe dovuto partecipare questa settimana. Domenica mattina Cedric Richmond, un ex parlamentare e sostenitore di Biden, aveva detto in un’intervista con CBS: «Voglio essere chiaro, lui [Biden] ha preso una decisione. E quella decisione è accettare la nomina, candidarsi alla rielezione e vincere». Poche ore dopo Biden si è ritirato.

Domenica mattina Biden ha annunciato privatamente di aver deciso di ritirarsi alla vice presidente Kamala Harris, al capo dello staff della Casa Bianca Jeff Zients e a Jen O’ Malley Dillon, presidente della sua campagna elettorale. Alle 13:45 ha avvisato varie altre persone tra cui membri dello staff, collaboratori ed esponenti del Partito Democratico. Un minuto dopo, alle 13:46, ha reso pubblica la notizia con una lettera su X.

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Secondo diverse persone informate dei fatti, ma rimaste anonime, la decisione di Biden sarebbe stata influenzata non solo dai dati e dalle informazioni presentate sabato da Ricchetti e Donilon, ma anche dalle conversazioni avute nell’ultimo periodo con l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e con i parlamentari Chuck Schumer e Hakeem Jeffries. Pelosi ha 84 anni ed è una delle esponenti più influenti del Partito Democratico. Secondo diversi giornali, nelle ultime settimane avrebbe lavorato in modo discreto per convincere Biden a ritirarsi: tra le altre cose avrebbe parlato più volte al telefono con il presidente, mostrandogli i risultati sfavorevoli dei sondaggi, e avrebbe raccolto le opinioni e le richieste dei parlamentari Democratici preoccupati per l’andamento della campagna elettorale.

«Nancy ha fatto capire che questo [il ritiro di Biden] poteva essere fatto con le buone o con le cattive», ha detto a Politico un esponente del Partito Democratico rimasto anonimo. Era un riferimento al fatto che finché Biden non avesse deciso di ritirarsi, vari esponenti del partito avrebbero rafforzato la loro opposizione con una serie di dichiarazioni pubbliche sempre più pressanti. Giovedì scorso il Washington Post aveva scritto che anche Barack Obama, l’ex presidente che scelse proprio Biden come vice, aveva espresso dei dubbi sulle sue possibilità di vittoria. Obama e Pelosi sono probabilmente le due figure più influenti del Partito Democratico: non sono arrivati a chiedere pubblicamente a Biden di ritirarsi, ma il fatto che le loro intenzioni o dichiarazioni siano state fatte trapelare alla stampa è comunque sintomo della grande preoccupazione che c’era all’interno del partito.

La scorsa settimana Biden aveva parlato anche con Chuck Schumer, il leader della maggioranza al Senato, e Hakeem Jeffries, leader di minoranza alla Camera: secondo i giornali entrambi gli avrebbero chiesto privatamente di rivalutare la sua posizione e ritirarsi.

Pochi minuti dopo l’annuncio del ritiro Biden ha scritto su X che sosterrà la nomina di Harris come candidata del Partito Democratico alle elezioni presidenziali di novembre.

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