CrowdStrike ha detto che «un numero significativo» di dispositivi ha ripreso a funzionare dopo il grande guasto informatico di venerdì

Un dispositivo per il check-in dell'aeroporto di Washington bloccato dal guasto informatico, il 19 luglio 2024 (Nathan Howard/Getty Images)
Un dispositivo per il check-in dell'aeroporto di Washington bloccato dal guasto informatico, il 19 luglio 2024 (Nathan Howard/Getty Images)

L’azienda di sicurezza informatica CrowdStrike ha detto in un post sui social che «un numero significativo» dei dispositivi interessati dal gigantesco guasto informatico di venerdì ha ripreso a funzionare: il guasto aveva provocato enormi problemi ad aeroporti, banche, mercati finanziari, e servizi sanitari. Ciononostante per alcune aziende si sta rivelando complicato rimettere in funzione i sistemi, e in alcuni casi potranno essere necessarie settimane prima di un completo ritorno alla normalità, con il rischio di ulteriori problemi di sicurezza.

Il guasto era stato causato da un malfunzionamento nell’aggiornamento del software Falcon – di proprietà di CrowdStrike – che aveva bloccato i computer di tutte le aziende che lo usano nel mondo con il sistema operativo Windows: nelle prime ore di venerdì, provando ad accendere il proprio dispositivo migliaia di persone si erano trovate di fronte alla classica schermata di errore blu di Microsoft, detta Blue Screen of Death. Secondo le stime di Microsoft il problema ha riguardato almeno 8,5 milioni di computer e per alcuni esperti di informatica si è trattato del peggior guasto informatico di sempre per le conseguenze che ha avuto.

Le ripercussioni maggiori sono state quelle che hanno coinvolto le compagnie aeree, gli aeroporti e di conseguenza i passeggeri: venerdì più di tremila voli sono stati cancellati per via dei problemi informatici o per l’accumularsi dei ritardi di altri voli, anche negli aeroporti i cui computer non avevano avuto blocchi.

– Leggi anche: Che cos’è CrowdStrike